Sabato 06 Settembre 2025 | 18:53

Dhillon, l’architetto britannico innamorato del Salento festeggia i 50 anni in Puglia

 
Barbara Politi

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Barbara Politi

L’architetto britannico innamorato del Salento il personaggio

La visionaria archistar si racconta tra progettazioni e tempo libero

Venerdì 22 Settembre 2023, 11:00

Se è vero che l’architetto inglese si è lasciato rapire dalla bellezza italiana, la sua storia d’amore con la Puglia e il Salento merita certamente un capitolo a parte. «Sono arrivato a Lecce per la prima volta in vacanza, dodici anni fa; avevo la curiosità tipica dell’architetto che era desideroso di scoprire la meraviglia di una nuova terra. Da allora, ci sono tornato ogni anno», racconta Dhillon. La passione per il Tacco d’Italia è già da tempo parte integrante della vita sociale e professionale dell’architetto che, oltre a parlare correttamente l’italiano e altre quattro lingue, ha avviato importanti collaborazioni con architetti locali finalizzate a «riportare a nuova luce immobili abbandonati per dare vita a una riqualificazione di contesto». Oggetto del recupero soprattutto i bellissimi palazzi e le masserie del Salento, da Santa Maria di Leuca a Nardò, passando per Galatina e la Grecìa. Un trasporto così forte quello maturato dal professionista per questo territorio, da aver voluto celebrare proprio a Lecce un importante momento personale: la festa per il suo 50esimo compleanno, a suon di pizzica e di piatti rigorosamente locali. «Della Puglia e del Salento amo la gente, l’accoglienza che dà vita a un’ospitalità unica. Ho visitato tantissimi luoghi per lavoro, ma credetemi se vi dico che la vostra cucina non l’ho incontrata in nessun’altra parte del mondo!». Il segreto secondo «Dylan» è il connubio perfetto di arte, storia, gastronomia, cultura e tradizioni, fondamentalmente difficile da trovare in altre località turistiche e balneari, per lo più approdi per yatch milionari. «Vince la sincerità di questo territorio». Lo showcase dedicato agli amici salentini e pugliesi, che si contaminano culturalmente con gli ospiti provenienti da tutto il mondo, è stato studiato nei minimi dettagli per l’occasione dalla «MV&Partners» di Mimma Vellotti, agenzia specializzata nella pianificazione di eventi promozionali del territorio in Italia e all’estero. Il luogo scelto per i festeggiamenti è stato il prestigioso Palazzo Maresgallo, gioiello architettonico cinquecentesco nel cuore del centro storico cittadino, riportato all’antica bellezza da una coppia di italo-francesi appassionati d’arte. La dimora storica era stata tenuta a battesimo qualche anno fa da una madrina d’eccezione: Helen Mirren. Appartenuto nel tempo alle più importanti famiglie dell’epoca, i Maresgallo e i Caracciolo, il palazzo è guidato dai coniugi Lionel e Miriam Gazzola: lui parigino, eclettico e raffinato, lei metà beneventana e metà pugliese, con l’amore per l’arte e il design. Addirittura la Maison Dior, durante l’esclusivo evento del 2020, scelse il palazzo con le sue dodici suite per vivere in intimità la bellezza del capoluogo barocco. Con la spa, l’ampia corte fiorita, i saloni arricchiti di preziosi affreschi, la piscina, due cucine dedicate alle cooking class e un bellissimo rooftop con vista panoramica sul Campanile del Duomo e sul Teatro Romano, Palazzo Maresgallo è una vera oasi di benessere. Ed è proprio in terrazza che sono sopraggiunti gli ospiti del festeggiato, fra i quali anche Jeorge J. Vega-Iracelay, accompagnato dal marito Jeorge Fernàndez-Vàzquez, professionisti di origini argentine, ora stabilmente a Madrid. Vega-Iracelay è un luminare dell’intelligenza artificiale con un lungo trascorso come dirigente senior in Microsoft. Fernàndez, invece, è un attore che ha seguito gli studi di recitazione e danza nella scuola californiana «Esalem». La festa salentina, con pizzica e piatti iconici, ha stupito i presenti: «Desideravo per loro una fotografia di questa terra», ha detto Dhillon.

In tavola, parmigiana di melanzane, «panzanella alla salentina» con frisa sbriciolata, pomodorini gialli, meloncella, cipolla, capperi e olive, pasta fresca con spinaci, pomodorino «scattarisciato», stracciatella e basilico, zuppa di pesce in coccio alla salentina con molluschi, gamberi e cicale di mare. In abbinamento i vini della cantina Cantele, Rohesia Negramaro Rosato e Rohesia Malvasia Bianca. Per le ospiti appassionate di moda, l’angolo fashion con i capi «Madamoro» di Fiammetta Fazio, la stilista padovana dalle ascendenze greche che lavora riutlizzando scampoli preziosi provenienti dal mondo dell’alta moda. La festa è stato un incontro di culture e anime, celebrata a piedi nudi in terrazza, al ritmo dei tamburelli della pizzica del Salento.

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