Un percorso da 250 chilometri che attraversa tre regioni, Campania, Basilicata e Puglia, una quindicina di comuni dell’Irpinia, Melfi in provincia di Potenza e Barletta, dove si conclude. È il cammino di san Guglielmo per la cui realizzazione questa mattina nella basilica del Santo Sepolcro di Barletta è stato siglato un protocollo di intesa. San Guglielmo è «una sorta di san Francesco moderno che ha fondato una decina di abbazie tra cui quelle di Goleto e Montevergine», ha spiegato don Salvatore Sciannamea, rettore dell’abbazia di Goleto che si trova a Sant'Angelo dei Lombardi in provincia di Avellino e che fu fondata nel XII secolo da San Guglielmo.
«Le sue peculiarità - aggiunge - sono state la vita spirituale, l’interiorità, l’inquietudine e la ricerca». Il rettore ha firmato l’intesa con don Mauro Dibenedetto, parroco della basilica del santo Sepolcro. L’itinerario parte dall’abbazia di Montevergine in Irpinia, e termina nella Basilica del Santo Sepolcro di Barletta sia perchè, spiega don Mauro, «questa basilica si trova su un crocevia di strade, Francigena, Traiana e Appia, sia perché era meta di tanti pellegrini che poi partivano per la Terra Santa trovando qui dimora e accoglienza».
«Il senso per cui ho promosso il cammino - continua don Salvatore - è il valore spirituale del pellegrino: oggi l’uomo contemporaneo è un ricercatore di senso». Il percorso di fede però potrebbe avere un risvolto economico. «C'è anche una seconda opportunità ed è quella di un possibile indotto soprattutto per i giovani, gli imprenditori perché dove arrivano cammini c'è bisogno di accoglienza e di attenzione», l’auspicio del rettore.