Martedì 30 Settembre 2025 | 01:40

«Metamorphosis», l’opera visionaria pronta al viaggio da Bari a New York

 
Barbara Minafra

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Barbara Minafra

«Metamorphosis», l’opera visionaria pronta al viaggio da Bari a New York

Giovani designer, ricercatori e dottorandi esporranno nove prototipi di cui uno speciale per l’impianto centrale

Mercoledì 02 Aprile 2025, 12:45

BARI - Dal seme all’albero, da Bari a New York. Tutto rigorosamente in pietra naturale, stampata in 3d, pietra ricomposta, pietra sottile, pietra che si illumina. Per il festival dell’architettura Metamorphosis, giovani designer, ricercatori e dottorandi del Politecnico di Bari si sono confrontati con la sperimentazione litica in collaborazione con le aziende locali di settore. Il risultato è una mostra alla Camera di Commercio di Bari che, dal 4 all’11 aprile, espone nove prototipi di cui uno di grandi dimensioni per l’installazione centrale che sarà portata in allestimento in tutte le altre tappe della rassegna nazionale e si trasformerà nelle varie sedi.

Elemento centrale della mostra sarà «Metamorphosis», opera nata dalla mano del professor Giuseppe Fallacara con la collaborazione della dottoranda Maria Giovanna Pansini. L’installazione è un omaggio al tema del Festival: la Metamorfosi, termine greco nato dall’unione di meta e morphè per indicare una trasformazione formale. Si tratta di un processo studiato dalla scienza alla mitologia attraverso il quale un essere si trasforma significativamente, mutando nella forma e nella struttura per adattarsi a condizioni e necessità diverse nelle varie fasi della sua esistenza.

L’opera nasce da una speculazione creativa sulla metamorfosi che la natura compie dal seme all’albero: un processo di trasformazione continua che attraversa diverse fasi fino alla conformazione definitiva, raggiungibile grazie al silenzioso lavoro della natura. Analogamente, l’installazione presentata nella Camera di Commercio rappresenta uno dei tre stadi possibili dell’evoluzione, partendo dal seme per raggiungere una composizione di tre alberi.

La configurazione assunta dai pezzi ne determina quindi la forma: nella sede barese si potrà ammirare la figura primordiale, scheletrica, che riduce all’essenza la forma stessa della vita. Realizzata con acciaio inox strutturale e honeycomb accoppiato a marmo dolomitico presente in alcune cave del territorio fra Alberobello e Noci, l’installazione è assemblata tramite connessioni meccaniche che ne consentono la riconfigurazione.

Lo scheletro rappresenta la versione basilare di un organismo ed è solo la prima delle tre forme che l’opera rappresenterà nelle diverse tappe in cui sarà esposta: successivamente assumerà una diversa forma primordiale durante la Design Week di Milano, fra l’8 e il 13 aprile. Dal 15 al 21 maggio viaggerà fino a New York e sarà esposta all’Istituto Italiano di Cultura. Il procedimento evolutivo di «Metamorphosis» culminerà con la configurazione di triplice albero, presentata dal 23 al 26 settembre 2025 a Verona in occasione del Marmomac 2025, la più importante fiera mondiale dedicata all’intera filiera della produzione litica. I tre alberi, nati dal seme che germoglia, avranno fusti distinti e ramificazioni intrecciate fra loro, portando a compimento il concetto di metamorfosi e rappresentando contemporaneamente il tema del padiglione espositivo dal titolo «Fabula litica», curato da Fallacara. La sofisticata sfida, accolta da queste opere in continua mutazione, è di sapersi trasformare, adattare, mettendo in atto un processo di risignificazione secondo il quale un elemento può essere mutato secondo nuove forme adattive ed utilizzi con l’obiettivo di innalzarne il valore senza perdere il legame con il suo significato originario. L’utilizzo della materia dei luoghi o il suo riutilizzo durante la sua vita utile rappresentano i due temi centrali che «Metamorphosis. Transforming Italian Architecture» offrirà nella tappa barese innescando una riflessione sul concetto di metamorfosi come chiave per attingere dal passato, comprendere il presente e progettare un futuro in cui l’attenzione alla sostenibilità, alle nuove tecnologie e alle sfide sociali diventano catalizzatori di idee innovative e un ponte tra tradizione e avanguardia.

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