Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 05:38

25 novembre, contro le violenze parla la scrittrice Mazzucco: «Nessuno dica mai più "non è per donne"»

25 novembre, contro le violenze parla la scrittrice Mazzucco: «Nessuno dica mai più "non è per donne"»

 
Stella Fanelli

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Stella Fanelli

25 novembre, contro le violenze parla la scrittrice Mazzucco: nessuno dica mai più non è per donne

In viaggio nell’arte sessista: «La pittrice che si sentì dire "Non è una cosa femminile"»

Lunedì 25 Novembre 2024, 07:55

09:02

Indagare il terreno storico e antropologico dal quale è germinata la violenza di genere e tentare così di trovare la radice di un fenomeno che rischiamo di percepire come naturale e che è invece un prodotto culturale, è quanto dovremmo fare per non continuare ad osservare con colpevole superficialità gli eventi che vedono le donne ancora oggi vittime di un pregiudizio per il quale vengono loro negati il diritto alla libertà e dignità, mortificati i talenti, violate le vite. È necessario individuare nella Storia il momento in cui ha cominciato ad emergere una asimmetria nella relazione uomo-donna e le ragioni per cui abbiamo predeterminato la sua subordinazione. È stato così anche in pittura? La scrittrice Premio Strega Melania Mazzucco con i suoi libri ci ha mostrato dell’Arte la straordinaria potenza del racconto, la forza con cui un quadro custodisce e esprime storie straordinarie, consegna messaggi, rivela la visione del mondo di chi lo ha dipinto e del suo tempo. Le chiediamo quindi se quello dell’Arte è stato in passato un mondo più giusto, nel quale la femminilità non ha patito umiliazioni e prevaricazioni da parte di una cultura misogina. Nel suo Self-Portrait, il museo del mondo delle donne (Einaudi, euro 30) la Mazzucco restituisce al nostro sguardo opere e profili biografici di artiste che non videro riconosciute la bellezza della loro opera con cui hanno invece innovato e segnato il proprio e nostro tempo.

Studiare Arte le fornito una via di accesso privilegiata alla conoscenza alla conoscenza di vite straordinarie e della Storia?

«Ho una formazione da italianista, le mie ricerche universitarie sono state dedicate alla poesia del Novecento italiano e non avrei mai immaginato di diventare una narratrice d’arte. Tutto è cominciato con Tintoretto, la sua Presentazione di Maria al tempio è stata per me una rivelazione...

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