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L’incompiuta «Festa sul Nilo» del compositore Giordano presto in pubblico

 
Filippo Santigliano

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Filippo Santigliano

L’incompiuta «Festa sul Nilo» del compositore Giordano presto in pubblico

Clamorosa scoperta del Maestro Carmen Battiante a Parigi. Ritrovato il libretto dell’opera firmato da Victorien Sardou

Martedì 30 Aprile 2024, 11:52

FOGGIA - Il noto e straordinario repertorio di opere del maestro Umberto Giordano è destinato ad essere aggiornato dopo il ritrovamento di un libretto e di uno spartito con tanto di titolo: La Festa sul Nilo, opera incompiuta e che a breve andrà ad aggiungersi ad Andrea Chénier e a Fedora, a La cena delle beffe e a Il re, solo per citare alcune delle opere più rappresentate del maestro foggiano nei maggiori teatri del mondo. Alla guida di questa riscoperta la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia.

Così dopo la pubblicazione dell’Inno del Decennale e dei Diari di Umberto Giordano (non va mai dimenticato, sottratti all’asta a Milano grazie ad una segnalazione-allarme lanciata dalla “Gazzetta” e alla successiva disponibilità del Comune ad acquisirli), la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, nell’ambito delle iniziative promosse per la valorizzazione e la diffusione della cultura giordaniana, sosterrà, attraverso la Fondazione Musicalia, diretta emanazione dei Monti Uniti, la ricostruzione, l’integrazione e la prima messa in scena de La Festa del Nilo, appunto l’opera incompiuta del grande compositore foggiano, grazie al clamoroso ritrovamento del libretto d’opera originale di Victorien Sardou.

Il lavoro di studio e ricerca, curato dal Maestro Carmen Battiante, è iniziato, grazie all’autorizzazione concessa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Foggia, al Museo Civico del capoluogo, dove è custodito il manoscritto autografo di Giordano, che contiene fogli in partitura e schizzi relativi all'intero primo atto, a parte del secondo e ad alcuni stralci del terzo.

Tuttavia il punto di partenza necessario per la realizzazione di questa importante operazione è stato il libretto d’opera - scomparso da molto tempo - scritto da Victorien Sardou, poi tradotto per la scena lirica da Lorenzo Stecchetti, che il Maestro Giordano aveva riportato nel suo manoscritto soltanto parzialmente. In seguito a numerose ricerche, il Maestro Carmen Battiante - direttore artistico della Fondazione Musicalia e da molti anni studiosa e conoscitrice del Giordano - è riuscita a trovare il prezioso manoscritto originale del Sardou, che è conservato - sebbene non ancora catalogato - nel deposito della Bibliothèque Historique de la Ville di Parigi.

Compreso il valore dell’eccezionale scoperta, è stata tempestivamente richiesta l’autorizzazione per una riproduzione fotografica del documento che ora è nella disponibilità della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. Considerando l’enorme rilevanza storico-letteraria del clamoroso ritrovamento nonché l’unicità rappresentata dal manoscritto, la Fondazione ha definito e firmato un protocollo d’intesa con uno dei più importanti studiosi del Sardou, il prof. Guy Ducrey, ordinario di Letteratura comparata presso l’Università di Strasburgo, per la realizzazione di un’edizione critica del libretto e l’organizzazione di un importante convegno, in collaborazione con la stessa l’Università, che vedrà la partecipazione di studiosi di caratura internazionale.

Nonostante l’indubbio livello di incompletezza del materiale, la Fondazione Musicalia della Fondazione dei Monti Uniti, sentito il parere di alcuni esperti, valutata approfonditamente la documentazione in proprio possesso, per i temi musicali trattati, la trama particolarmente attuale (un amore interreligioso tra un ufficiale cattolico dell’esercito francese e una donna musulmana, durante la campagna napoleonica d’Egitto del 1798-1801) e la straordinaria originalità della composizione del maestro Giordano, ha deciso di intraprendere un'operazione di integrazione-ricostruzione de La Festa del Nilo, affidando l'incarico al noto compositore e direttore d’orchestra Maestro Nicola Samale, al fine di donare al pubblico un’altra opera del grande genio foggiano.

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