BARI - La Fondazione Teatro Petruzzelli ha diffuso una nota in cui ricorda con commozione il grande compositore Azio Corghi scomparso questa mattina. «Creatore di opere, composizioni sinfoniche e cameristiche che rimarranno nella memoria e nella storia della musica, è stato uno straordinario insegnante di composizione, amato e rispettato da schiere di giovani allievi per la sua maestria artistica, il suo rigore morale, la sua innata gentilezza».
A lui la Fondazione Teatro Petruzzelli aveva dedicato, lo scorso 4 novembre, il primo appuntamento della seconda edizione di “Aus Italien”, concerto, disponibile on line sulle piattaforme digitali del Teatro (il canale Youtube Fondazione Petruzzelli, la pagina Facebook ufficiale ed il sito www.fondazionepetruzzelli.it), con l’Orchestra del Petruzzelli diretta da Tito Ceccherini, e l’intervento della voce recitante di Anna Caterina Antonacci. Il programma comprende tre intense composizioni di Azio Corghi: Soffio armonico, per piccola orchestra (1993), Blanquette, per voce recitante e orchestra (2014) e Intavolature, per orchestra (1967).
«È stato un grande onore per noi – dichiara il sovrintendente Massimo Biscardi- aver collaborato con Azio Corghi. Voglio ringraziare il maestro Corghi per averci onorato della sua presenza e della sua prestigiosa collaborazione. Aveva molto apprezzato, riguardo allo streaming di Aus Italien, che la tecnologia si mettesse al servizio della grande musica contemporanea, per diffondere la sua bellezza nel mondo e renderla, in qualche modo, eterna e capace di travalicare ogni confine».
Nato a Cirié, ha ripartito i suoi studi tra pittura e musica. Iscrittosi al Conservatorio di Torino dove si è diplomato in pianoforte con Mario Zanfi, si è poi trasferito al Conservatorio “G. Verdi” di Milano dove ha frequentato i corsi di Composizione con Bruno Bettinelli, Musica corale con Amerigo Bortone, Direzione d’orchestra con Antonino Votto, Composizione polifonica vocale con Guido Farina.
Ha poi vinto il concorso Ricordi-Rai con Intavolature per orchestra eseguito alla Fenice di Venezia, iniziando in parallelo l’attività didattica al Conservatorio di Torino, che proseguirà nel corso degli anni nei Conservatori di Milano e Parma, l'Accademia Chigiana, di Santa Cecilia, l'Accademia Perosi e la Filarmonica di Bologna. Contestualmente la Fondazione Rossini di Pesaro e Casa Ricordi gli hanno affidato la realizzazione dell’edizione critica de L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini.
Nella stagione '89/'90 della Scala è andata in scena Blimunda, opera su libretto proprio e di José Saramago. Nel '91 una giuria presieduta da Goffredo Petrassi gli ha assegnato il premio “Omaggio a Massimo Mila” per la sua attività didattica. In occasione del bicentenario rossiniano ha composto Suite dodo da Péchés de vieillesse di Rossini, mentre in diretta mondovisione dal Teatro Rossini di Pesaro è andato in scena il suo balletto Un petit train de plaisir. Alla Städtische Bühnen di Münster, è andato in scena Divara (“Wasser und Blut”), dramma musicale su libretto proprio e di Saramago, su invito del Concorso pianistico “Umberto Micheli”, ha composto ... ça ira! mentre, per il centenario donizettiano, gli è stata richiesta la trascrizione delle Ariette tratte da Nuits d’été à Pausilippe.
Sono seguiti Tat’jana, opera su testo di Čechov, Amori incrociati dal Decameron riscritto da Aldo Busi, Cruci-Verba, dal Vangelo secondo Gesù di Saramago sopra la Via Crucis di Liszt, per il centenario belliniano ha scritto …malinconia, ninfa gentile per il Bellini di Catania, per l’Accademia di Santa Cecilia ha scritto De paz e de guerra, ancora su testo di Saramago, Senja, opera tratta da Čechov, su invito dell’Accademia Chigiana, ¿Pia? tratto dal Dialogo nella palude di Yourcenar. Sono seguiti Il dissoluto assolto, su libretto proprio e di Saramago, Poema Sinfonico per i 25 anni della Filarmonica della Scala, Giocasta opera composta per l'Ensemble Punto It in occasione dei 500 anni dalla nascita di Palladio, mentre per il bicentenario verdiano è stato eseguito al Teatro Regio di Parma Madreterra, dialogo sacro fra Giuseppe Verdi e Pier Paolo Pasolini.
Su invito dell’Accademia Chigiana ha composto Blanquette, per voce recitante e orchestra da camera, in occasione dei 40 anni dalla morte di Pasolini, il Comunale di Pordenone gli ha commissionato Tra la carne e il cielo su testi dello stesso Pasolini. Il lavoro è stato eseguito in prima assoluta nel 2015.
Tra le recenti composizioni si segnalano Arie virtuose, per fagotto e orchestra d’archi, una 'rilettura in chiave di attualità' di musiche tratte da opere liriche di Vivaldi, composizione commissionata dal Teatro Petruzzelli di Bari e L’eco di un fantasma per voce recitante femminile, coro e orchestra, su testo di Mazzacut-Mis, commissionata dal Lirico di Cagliari, lavori entrambi eseguiti in prima assoluta nel 2017.
Nel 1994 ha ricevuto il titolo di Accademico di Santa Cecilia.