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Puglia scuole chiuse, lettera di una mamma-anestesista: «Con chi lasciamo i nostri figli a casa?»

 
Redazione online

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Scuola post Covid, medici fra le classi e test a campione

«A marzo le baby sitter non volevano andare in casa di medici», scrive la professionista rivolgendosi ad Emiliano e all'assessore Lopalco

Giovedì 29 Ottobre 2020, 15:57

15:58

BARI - «Avete preso questa dolorosa decisione» di chiudere le scuole in Puglia «per la salute pubblica, ma abbiate l’onestà intellettuale di ammettere che ripiegate sulla soluzione più semplice perché avete perso il controllo»: lo scrive in una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e all’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, un’anestesista del Policlinico Riuniti di Foggia, Daniela La Bella, mamma di due bimbe.

La professionista si domanda «con chi staranno tutti questi bambini» che non potranno andare a scuola: «con nonni, tate e baby sitter in casa senza mascherina?». E spiega quanto sia difficile trovarne: «A marzo - scrive - essere medico era il motivo di principale rinuncia delle baby sitter!».

«Il virus - prosegue - circola in maniera mostruosa perché le persone non rispettano le regole, o meglio gli adulti non rispettano le regole. Il senso di legalità si apprende in casa ma si esercita e si applica e si consolida nella società, nella scuola!». «Non succederà per il prossimo mese - sottolinea - perché dovrò mantenere la calma e cercare di far seguire la DAD a mia figlia di seconda elementare, che ieri sera quasi piangeva all’idea di ricominciare».

«Qui a Foggia, oggi come a marzo - aggiunge la professionista - giochiamo a risiko individuando la sera quale reparto occupare la mattina per mettere pazienti di rianimazione, pregando di non dovere viaggiare e spostare pazienti critici in giro per l’Italia durante la notte». "Capisco perfettamente - scrive - che lo spirito guida di questa ordinanza è la tutela della salute pubblica, però mi sorgono spontanee alcune domande che vorrei non cadessero nel vuoto. Perché avete sbandierato ai 4 venti che la scuola è sicura ed ora è la prima a chiudere i battenti? Perché non sono disponibili quei 10mila tamponi al giorno per velocizzare i controlli nelle scuole promessi ad agosto? Perché i tamponi per i bambini non ci sono mentre ogni calciatore ne fa uno ogni 4 giorni?».

L’anestesista domanda infine come mai «non sono stati potenziati gli istituti di prevenzione che ora sono in affanno?» e «perché non sono ancora disponibili i posti letto promessi a giugno?».

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