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La Puglia vola al Los Angeles Italia Film Festival con la pellicola Yellow Scarf

 
Alessandro Salvatore

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Alessandro Salvatore

La Puglia vola a Los Angeles Italia Film Festival con la pellicola Yellow Scarf

L’opera diretta dal novarese Alessandro Spallino, visibile sulla piattaforma di My Movies sino al 26 aprile, è un prodotto tutto pugliese

Sabato 24 Aprile 2021, 18:24

19:57

In una gelida notte che avvolge le strade di periferia, tre giorni prima del lockdown. Un uomo compie un crimine e fugge lungo le strade della città. Contemporaneamente una giovane donna fugge dal suo incubo. La notte è lunga e il loro incontro casuale segnerà per sempre le loro vite. È questo il soggetto del film Yellow Scarf, con il quale la Puglia concorre al Los Angeles Italia Film Festival.

L’opera diretta dal novarese Alessandro Spallino, visibile sulla piattaforma di My Movies sino al 26 aprile, è un prodotto pugliese. La casa di produzione è infatti la Eurybia Films, che distribuisce la pellicola attraverso la barese Premiere. «La produzione è tutta al femminile, da sempre attenta al tema delle donne» evidenzia una nota stampa della Eurybia Films, che è diretta dalla cerignolana Sabrina Digregorio, regista, sceneggiatrice e produttrice. Dopo aver «firmato» i film Finding Joseph Tusiani-the poet of two lands e Full Circle-The Kostabi Story, co- prodotto e diretto il lavoro di animazione in 3D Il paese della quiete («Special Screenings» al Giffoni) e il corto vincitore del secondo premio al Festival di Roma «Turno di notte» In the night, ora Di Gregorio lancia Yellow Scarf. La Sciarpa Gialla, cortometraggio di nove minuti, vede sulla scena Anais Rizzo, Pietro Giunti, Elonora Alezia e Andrea Fleba.

A dirigerli è Spallino che mette al centro della sua macchina da presa le donne, finite nella spirale di violenze. Tale lavoro cristallizza il momento in cui la vittima capisce di poter reagire e inizia a vedere in lontananza la flebile luce della libertà. Un momento cruciale, spesso poco raccontato, che prima o poi tutte le vittime di violenza vivono tra disperata euforia e paura sul futuro. Il regista racconta il primo passo verso la libertà, quello più difficile, quello che richiede più coraggio perché rappresenta la speranza per una nuova vita con la consapevolezza degli ostacoli da affrontare giorno dopo giorno.

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