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«S.O.S. Sold Out?», lo sconforto dei lavoratori dello spettacolo nel documentario di due registi

 
Livio Costarella

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Livio Costarella

«S.O.S. Sold Out?», lo sconforto dei lavoratori dello spettacolo nel documentario di due registi

Uno è il foggiano Giuseppe Sciarra, il video è disponibile sul canale Virtual Stage

Venerdì 18 Dicembre 2020, 11:12

Se già la prima chiusura di cinema e teatri, da marzo a maggio, aveva inferto un brutto colpo all’economia dello spettacolo dal vivo e cinematografico, il DPCM del 24 ottobre ha fatto ripiombare nell’incubo teatri, cinema, musei e tutti gli eventi legati alla cultura. Tutto chiuso, confermato anche dal successivo DPCM del 3 dicembre, per il momento prolungato fino al 15 gennaio 2021. Come dar voce allo sconforto palpabile dei lavoratori dello spettacolo, permettendogli di esprimere dubbi, questioni, idee, suggerimenti e riflessioni? Ci hanno pensato due giovani e talentuosi registi, il foggiano Giuseppe Sciarra e il romano Andrea Natale, che hanno appena realizzato il documentario S. O. S. SOLD OUT?, un reportage prodotto dalle testate on line Gaia Italia Notizie di Ennio Trinelli (gaiaitalia.com) e Gufetto Mag di Antonio Mazzuca (gufetto.press). Il lavoro è disponibile sul canale «Virtual Stage» (visionabile gratuitamente su www.vimeo.com/stilnovovirtualstage  creato da Vincenzo La Gioia) e contiene le voci di 34 operatori dello spettacolo, tra attori, registi, musicisti, compositori, critici d’arte, sceneggiatori, produttori, direttori artistici. In un montaggio agile e virtuoso, che in poco più di 40 minuti condensa un variegato contrappunto di opinioni, vien fuori un quadro sincero e impietoso: la malinconia dei luoghi di cultura vuoti, le tante domande ancora in piedi, la voglia di rimettersi in gioco, proposte sensate e originali.

«L’idea - spiega Sciarra - è nata da una riflessione fatta insieme ad Antonio Mazzuca, direttore di Gufetto Mag, testata teatrale con la quale collaboro. Si è pensato che sarebbe stato bello trarre una piccola inchiesta sul nostro comparto culturale: dall’operato del Governo Conte alla situazione attuale in cui versa la cultura italiana. Anche per questo, insieme ad Andrea Natale, abbiamo pensato di coinvolgere artisti non troppo nazional popolari: ma più outsider, seppur non manchino nomi piuttosto noti». Dall’attore Ascanio Celestini al regista Mimmo Calopresti, dal comico Valerio Lundini al musicista Nicola Conte, passando anche da esercenti di teatri e sale cinematografiche, giornalisti e scrittori, in S.O.S SOLD OUT? i lavoratori dello spettacolo riflettono sul ruolo della cultura in questo Paese, tentando di instaurare un dialogo con le istituzioni e l’opinione pubblica, per affrontare la crisi che da anni investe il mondo culturale in Italia. «Invece di prendere i soldi per stare a casa - afferma Celestini nel reportage, rivolgendosi al governo -, pagami il lavoro futuro. Produci il mio spettacolo per il 2021 o 2022, per quando immaginiamo che i teatri torneranno a funzionare. Fammi lavorare con un progetto. E non tenermi a casa a mollo come un pollo d’allevamento».

E se domenica 20 dicembre, alle 15,45, si terrà una diretta streaming sul canale Facebook «La vasca dei pesci TV» di Ennio Trinelli (tra gli ospiti, i registi Sciarra e Natale, l’attore Giordano Petri, Vincenzo La Gioia di Virtual Stage e la documentarista Gaia Siria Meloni), colpisce, tra i vari interventi del doc, l’intermezzo musicale della cantante e musicista Giovanna Famulari. Tra le note del suo violoncello, il testo della canzone In cerca di te, portata al successo da Natalino Otto, sembra il perfetto manifesto del lavoratore dello spettacolo, che così si rivolge ai luoghi della cultura chiusi: «Solo me ne vo per la città/ Passo tra la folla che non sa/ Che non vede il mio dolore/ Cercando te/ Sognando te/ Che più non ho».

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