Giovedì 25 Settembre 2025 | 23:38

Donato Macchia ritira la candidatura al Consiglio federale

 
Redazione online

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Donato Macchia ritira la candidatura al Consiglio federale

Il presidente del Potenza spiega: «campagna elettorale inquinata»

Giovedì 25 Settembre 2025, 20:54

Donato Macchia, presidente del Potenza calcio (serie C, girone C), con una dichiarazione all’ANSA, annuncia il ritiro della sua candidatura per il seggio della Lega Pro nel Consiglio federale della Figc, lasciato libero da Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, promosso in serie B. Le votazioni sono in programma il 2 ottobre prossimo.
«Mi sono candidato - sottolinea Macchia - per dare un contributo alla soluzione dei tanti problemi che attanagliano la Lega Pro, uno su tutti: quello della sostenibilità. In queste settimane ho trovato ascolto in tanti amici presidenti che, come me, immettono energie economiche nelle società, anche distogliendole dal proprio patrimonio aziendale e personale. Purtroppo - aggiunge - ho verificato che, nel mentre io aggregavo consenso rispetto a temi importanti per la Lega Pro, chi doveva essere arbitro in questa partita non lo è stato. E infatti, il presidente della Lega Pro (Matteo Marani, ndr) scendeva in campo, per avversare la mia candidatura, non per ragioni di merito, ma per una immotivata avversione nei miei confronti, anche dovuta a una mia posizione tenuta anni fa nella democratica sede assembleare e della quale non mancherò di riferire più nel dettaglio nell’assemblea elettiva del 2 ottobre».

Per Macchia, «così facendo, il presidente della Lega Pro ha di fatto 'inquinatò la campagna elettorale, costringendo tanti presidenti, che mi avevano già manifestato il loro appoggio, e che ringrazio ancora una volta, a doversi schierare a favore o contro il presidente della Lega. Ecco perché, oggi, andare avanti, per me vorrebbe dire spaccare la Lega e mettere in difficoltà tanti amici presidenti. E questa è l’ultima cosa che vorrei fare. Io non voglio spaccare la Lega, ma lavorare per la Lega. Perché una Lega spaccata è più debole in un momento in cui ci aspettano davanti sfide riformiste importanti, in primis l'emergenza della sostenibilità economica della categoria. Mi auguro che - conclude il presidente del Potenza - l’aver reso pubbliche le ragioni di questa mia scelta obbligata non vada a penalizzare la società che rappresento nel suo percorso sportivo».

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