BARI - Quattordici giorni dopo. Il Bari torna in campo provando a sfruttare gli effetti benefici della fondamentale e meritata vittoria contro il Palermo. Ancora al «San Nicola». E ancora la stessa necessità: vincere. In pieno sprint non ci possono essere alternative. Giocare a «braccio sciolto», si dice in gergo tennistico. L’unica strada per alzare l’asticella dell’ambizione.
«È sicuramente una partita importante, uno scontro diretto - dice Moreno Longo nella conferenza stampa di presentazione del match di oggi pomeriggio - anche loro lavorano per il nostro stesso obiettivo. Quando sei a cinque giornate dalla fine ogni incrocio ha la sua importanza». Impossibile non fare accenno allo stop del campionato per la morte e i funerali del Papa. «Sono tra quelli che se avesse dovuto decidere avrebbe deciso per lo slittamento del calendario - spiega l’allenatore biancorosso - Avremmo mantenuto la regolarità del campionato. Detto ciò, prendiamo atto dell’eccezionalità dell’evento dell’altro giorno e di conseguenza dobbiamo affrontare il futuro con positività, convogliando le energie su quello che noi possiamo modificare. Lo accettiamo e ci prepariamo bene per fare il massimo in questo percorso».
Quando la stagione entra nel vivo la componente mentale alza il livello di importanza. E allore ci si chiede se un allenatore riesce a incidere di più: «Ogni componente è fondamentale per il raggiungimento di un obiettivo. Non è il momento a condizionare il giudizio, credo che tutti debbano sempre trovare il modo per affrontare nella maniera corretta la singola partita». «Sicuramente è stato un weekend atipico - contiunua l’analisi firmata Longo - abbiamo affrontato diversi spostamenti così come lo hanno fatto i tifosi che sono venuti a sostenerci. La squadra sta lavorando bene per presentarsi al meglio. Sappiamo che sarà una partita impegnativa contro una squadra di valore come il Modena. Una squadra che sta lavorando anche in ottica futura fuori dal campo, vedi il centro sportivo, e stanno alzando pian piano l’asticella. A inizio anno era in griglia playoff e infatti verranno qui a giocarsela. Saranno liberi di testa e verranno qui a vivere un ipotetico spareggio»
In città si parla tantissimo degli obiettivi in casa Bari: «Centrare i playoff, nulla di diverso da quanto ci siamo detti durante l’anno. Se pensiamo a tante squadre dietro di noi, più di qualcuna avrebbe potuto giocare per vincere il campionato e invece si è ritrovata in una stagione storta. A Bari ho imparato a lavorare in una piazza importante, come poche per passione, trasporto e attaccamento ai colori». E veniamo alla valutazione di alcuni singoli sulla via del pieno recupero della forma migliore: «Novakovich, dopo l’infortunio, ha avuto un rientro non semplice. Ora è in fase di ripresa, sta molto meglio e sta tornando il giocatore che avevamo apprezzato nella fase di andata. Oliveri sta bene, avrebbe giocato a Bolzano e giocherà contro il Modena. Su Benali non ci sono novità, era già completamente recuperato a Bolzano e lo è ancora di più in questa partita».
situazioni».
«L’atteggiamento è alla base sempre - Longo ribadisce un concetto a lui molto caro - dal primo giorno vale questa regola. È l’unica cosa che non può mai mancare. Poi bisogna scindere il fatto che quando si vince c’è stato l’atteggiamento giusto e quando si vince non c’è stato. Conta sempre quello che riesci a portare sul campo. Il Palermo svolta per Falletti? Me lo auguro, a volte gli episodi positivi come un gol o un assist possono riportarti in fiducia. Spero che quella partita gli abbia restituito le certezze di cui aveva bisogno. L’ho sempre sostenuto anche nei momenti difficili, ha sempre lavorato al massimo per invertire la rotta. E non esiste un problema Lasagna dopo i fischi contro il Palermo. Kevin ha lavorato bene, è un professionista esemplare. È uno di quei pochi casi in cui chiedo a un giocatore di essere più leggero di testa. Cura ogni minimo dettaglio, questo è un bene. Sappiamo quanto è importante per noi, deve continuare a spingere e credere nei suoi mezzi. Noi crediamo in lui».
Chiusura dedicata alla tragedia in casa Lecce dopo la morte dello storico fisioterapista Graziano Fiorita: «Rivolgo le mie condoglianze alla famiglia. Sono tragedie che hanno dell’assurdo e non ci sono parole adatte in queste situazioni».