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Antonio Calò
06 Novembre 2020
«Ho visto all’opera il Lecce nelle ultime partite, anche quella di coppa con il Torino. È una formazione di grande spessore, che sta crescendo costantemente. Un complesso che dispone di una rosa ampia e completa, ricca di alternative di livello in ogni ruolo, di calciatori di primo piano. Insomma, la squadra che era lecito attendersi, attrezzata per provare a tornare in massima serie, tenuto conto che la piazza è di quelle importanti ed ambisce al palcoscenico maggiore». A parlare è Matteo Superbi, dal 2008 direttore sportivo della Virtus Entella. L’ex centrocampista di Finale Emilia ha militato nel Lecce, nel 2001/2002.
«Noi siamo reduci da alcuni risultati positivi, tra coppa e torneo cadetto - prosegue Superbi - Il cammino è iniziato con diversi intoppi, presentatisi sotto forma di infortuni che ci hanno costretti a mutare, in parte, le strategie iniziali. Ma stiamo migliorando sempre più. Alcuni pareggi ottenuti in rimonta, tra l’altro, dimostrano che la Virtus Entella lotta sino all’ultimo in tutti gli incontri e non molla mai».
Salentini e liguri hanno obiettivi differenti: «Il Lecce lotterà per tornare in A ed ha messo su il proprio organico con questo intento - nota Superbi - Noi vogliamo comportarci bene, dando del filo da torcere a chiunque. Siamo consapevoli della forza del complesso allenato da Corini e sappiamo che, per ottenere un risultato positivo, dovremo riuscire a sfoderare una grande prestazione, che proveremo a tirare fuori».
Nell’Entella gioca Matteo Mancosu, nel Lecce il fratello Marco. I due si troveranno faccia a faccia. «Si tratta di una delle storie che il calcio regala - afferma il direttore sportivo del club ligure - Matteo non è più giovane, ma ha ancora numeri di rilievo. Spesso subentra dalla panchina e ci dà una mano significativa, firmando gol pesanti. Ha anche grande spessore dal punto di vista umano. Marco è più giovane di qualche anno e da alcune stagioni è un punto di riferimento della compagine salentina. Negli incontri disputati con il Torino ed il Pescara è tornato ad esprimersi ad alti livelli, dopo essere stato frenato da qualche problemino fisico nelle fasi iniziali del torneo 2020/2021».
Difficile scegliere un calciatore da “togliere” al Lecce. «Potrei indicare un attaccante, considerato che in giallorosso figurano calciatori del calibro di Coda, Stepinski, Pettinari e Falco - rimarca Superbi - Ma sarebbe riduttivo, in quanto c’è pure Mancosu. Una formazione di rango come quella giallorossa, del resto, ha tutti i ruoli adeguatamente coperti. L’Entella proverà a sfoderare una prova di alto livello. Cercheremo di sfruttare le nostre armi, con umiltà ma anche con la massima convinzione».
Della parentesi che ha vissuto nel Lecce da atleta, sostiene: «Ho bei ricordi. Di un gruppo composto da bravi calciatori e uomini veri, come Piangerelli, Tonetto, Giorgetti, Silvestri, per citarne solo alcuni. Poi della città, molto bella, nella quale ho vissuto bene con la mia famiglia. Della società, che era solida, organizzata ed ambiziosa, com’è quella attuale. E di una tifoseria appassionata e calorosa. Corvino, tornato a lavorare per il club della sua terra, è stato mio direttore sportivo. In seguito, mi è capitato in più circostanze di affrontare i giallorossi da avversario e, da quando sono passato nei quadri dirigenziali, non sono mai riuscito a batterli. Spero che accada, prima o poi. Magari domenica».
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