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Antonio Calò
18 Settembre 2020
LECCE - «Vedo un Lecce grande protagonista. Non solo perché si tratta di una grande piazza, ma anche per la maniera nella quale si è mossa la società che, quando ha deciso di sostituire un direttore sportivo come Meluso ed un tecnico come Liverani, che nel Salento hanno fatto molto bene, ha puntato su due professionisti di altissimo livello come Corvino e Corini. A questa considerazione si aggiunge il fatto che, proprio il club salentino, è uno di quelli che si sono mossi di più e meglio sino ad oggi, in un mercato decisamente anomalo sotto molti profili».
Promuove il Lecce, Moreno Longo, che ha centrato il salto dalla B alla A nel 2017/2018, sulla panchina del Frosinone, e che, nella parte finale della scorsa annata agonistica, ha guidato il Torino, in massima serie.
Lei ha diretto Luca Paganini, uno dei nuovi acquisti del Lecce.
«Luca è un calciatore che stimo tantissimo. Ho spesso tentato di averlo nelle formazioni che ho allenato. Sa disimpegnarsi da interno, da esterno o da attaccante, nel centrocampo a 4 come in quello a 5 e nella prima linea a 3. Ha nel suo dna un bottino personale di 5/6 gol a torneo. Inoltre, è un ottimo ragazzo».
Come valuta gli altri volti nuovi?
«Coda è un attaccante di razza, di quelli da doppia cifra in quanto a reti realizzate. Henderson, in B, si è comportato bene con Bari, Verona ed Empoli. Listkowski e Zuta bisognerà attenderli all’impatto con la nuova realtà del calcio italiano. Al di là di chi è arrivato e di chi ancora giungerà, però, il sodalizio salentino può contare sullo zoccolo duro della formazione che è retrocessa dalla A, che dà garanzie».
Si giocherà ancora a porte chiuse. Cosa ne pensa?
«Salterà il fattore campo e ad essere penalizzate saranno quelle compagini che possono contare su una tifoseria calorosa e numerosa. Per il Lecce si tratterà di un handicap».
Che serie B si aspetta?
«Una delle più complicate degli ultimi anni. I club che puntano alla promozione sono tanti, tra quelli retrocessi, alcuni dei neopromossi e quelli che già erano ambiziosi oppure che hanno fatto bene nella passata stagione. La classifica sarà cortissima e si lotterà sul filo del punticino sino all’ultimo turno. Difficilmente potrà registrarsi una fuga come quella del Benevento 2019/2020».
Shakhov, intanto, è stato ceduto all’Aek di Atene.
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