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Questo Lecce non si arrende: parola del ds Meluso

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

Questo Lecce non si arrende: parola del ds Meluso

«Guardiamo avanti, ai 15 punti che significano salvezza»

Giovedì 25 Giugno 2020, 11:24

LECCE - «Affronteremo la Juventus consapevoli dell’enorme difficoltà del nostro compito, ma anche decisi a giocarci le carte a nostra disposizione, a dispetto delle assenze. Alcuni addetti ai lavori sostengono che il nostro campionato inizierà contro la Sampdoria, ma nessuno di noi la pensa così. Vogliamo provare a fare punti anche in una partita sulla carta proibitiva, come quella con i bianconeri, in cartellone domani. Se non ci riusciremo, ci concentreremo sulla sfida successiva. Abbiamo già pareggiato contro i campioni d’Italia, il Milan e l’Inter, centrando un grande successo a Napoli. Pertanto, non andremo certo a Torino in gita». Il direttore sportivo Mauro Meluso chiarisce che il Lecce non intende mollare di un millimetro, che ha la ferma volontà di dare battaglia.

Contro il Milan, è maturata una pesante sconfitta. È preoccupato?

«Abbiamo mille attenuanti. Il lockdown ha avuto un peso enorme in quanto, una volta ripresa l’attività, ci ha portato infortuni ed acciacchi vari. Abbiamo affrontato i rossoneri con numerose assenze. Alcuni degli uomini che sono andati in campo erano in condizioni precarie, ma hanno stretto i denti. Il Lecce non può permettersi di fare a meno di tanti giocatori e comunque, per fare risultato contro compagini del calibro del Milan, deve riuscire a dare il centoventi per cento».

Anche a Torino sarete in emergenza, un grosso problema, no?

«Dobbiamo recuperare per gradi chi è fuori. Contro la Juventus rientrerà Donati, che ha scontato la squalifica. Vedremo se ci sarà anche Barak, che è sulla via del rientro. Gli esami strumentali eseguiti ieri da Lapadula hanno escluso lesioni, ma l’attaccante sarà out per qualche tempo. Vengono monitorate quotidianamente le condizioni di Farias, Majer, Deiola. Stante il momento delicato, tutti cercheremo di dare qualcosa in più, ciascuno per la propria parte. Credevamo nelle nostre possibilità di restare in A prima di affrontare il Milan e sarebbe assurdo se ora la pensassimo diversamente per il solo fatto che le cose sono andate male con i rossoneri. Occorre essere equilibrati, non farsi prendere dall’ansia».

Al termine del match con il “Diavolo”, Fabio Liverani ha parlato di calciatori che, durante la quarantena, hanno staccato la spina mentalmente o fisicamente. Come vanno interpretate le sue parole?

«Il mister ha voluto solo stimolare il gruppo. In 40 giorni ci giocheremo l’intera stagione. Ogni punto conquistato o lasciato per strada potrebbe essere determinante. Liverani ha inteso tenere tutti sulla corda. Del resto, nessuno conosce meglio di lui lo spogliatoio. Sa come motivare la squadra. Ciò che ha detto non era certo un atto di accusa verso qualcuno. In casa Lecce, tutti faranno la propria parte con la massima abnegazione pur di meritare la permanenza».

Sia lei che il presidente Saverio Sticchi Damiani avete spesso invitato l’ambiente a non farsi condizionare dall’esito di uno o due incontri. Lo avete fatto nel timore che le sfide con il Milan e la Juventus potessero andare male?

«Abbiamo solo constatato che al Lecce, per salvarsi, servono 15 punti. L’importante sarà metterli in cassaforte. Se ci riusciremo presto saremo felici, ma se dovessimo conquistarli negli ultimi cinque turni nessuno si rammaricherebbe, in quanto raggiungeremmo comunque il traguardo».

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