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Antonio Calò
22 Giugno 2020
LECCE - «C’è voglia di tornare in campo, ma le incognite e le difficoltà sono tantissime. Ce la vedremo oggi con il Milan e venerdì con la Juventus. Tra noi e queste squadre, a bocce ferme, c’è un abisso. Inoltre, rossoneri e bianconeri hanno già giocato e pertanto hanno avuto l’approccio con la ripresa. Dovremo essere bravi a capire celermente che ripartenza è, che tipo di partita ci attende, adattandoci quanto prima possibile». Come sempre, è pragmatico, Liverani, nell’analizzare il doppio, difficilissimo impegno al quale è chiamato il suo Lecce, contro due big del calcio italiano, nei primi due turni proposti dal campionato dopo il lungo stop.
Poi analizza la sfida con il Milan, in cartellone alle 19,30, al Via del Mare: «Mi aspetto un match difficile, contro un team che ho visto in grande forma fisica in Coppa Italia, che dispone di individualità molto forti. Nei singoli, tra noi e loro, c’è grande differenza. Possiamo colmare il gap solo facendo leva sul collettivo».
Nel confronto con i rossoneri, il Lecce dovrà fare a meno di alcuni uomini-chiave: «Paghiamo un prezzo alto al fatto di esserci fermati per più di 70 giorni. Sono out Barak, Farias e Deiola per infortunio, Dell’Orco perché reduce dall’intervento subito a fine aprile, Donati in quanto squalificato. I primi due dovrebbero tornare disponibili a breve. Per Deiola il problema è più lungo. Dell’Orco è appena rientrato e dovrà trovare la condizione».
Il Lecce si schiererà con il modulo 4-3-fantasia, come lo ha ribattezzato lo stesso Liverani riferendosi alla libertà concessa ai tre calciatori schierati in prima linea, con due trequartisti ed una punta o viceversa.
Davanti al portiere Gabriel, al posto di Donati, sulla destra, Rispoli dovrebbe essere preferito a Meccariello, utilizzato a sorpresa all’andata. I due centrali saranno Lucioni e Rossettini, alla sua 300esima presenza in A. A sinistra toccherà a Calderoni, l’eroe della partita disputata al “Meazza”, in quanto autore, al 92’, della rete del definitivo 2-2.
A centrocampo, è ballottaggio tra Tachtsidis e Petriccione per il ruolo di play. Da mezzali dovrebbero agire Majer e Mancosu, con qualche piccolo interrogativo legato alle condizioni del capitano, che negli ultimi 10 giorni ha accusato dei problemini. Il trio offensivo dovrebbe essere composto da Falco, Saponara e Lapadula.
Sulla formazione, Liverani non si sbilancia: «Rispoli è una opzione. Per il modulo vedremo. Dipenderà da che tipo di incontro sarà alla nostra portata. A centrocampo, essendoci due defezioni, la scelta diventa quasi obbligata. Per il resto, da quando abbiamo ripreso a lavorare, la squadra ha avuto alti e bassi. Momenti migliori e altri di difficoltà. Suppongo sia stato così per tutte le compagini».
Circa la bagarre-permanenza sostiene: «La quota salvezza dovrebbe essere intorno ai 40 punti, uno in più, uno in meno. Le squadre che hanno dalle 30 lunghezze in giù corrono tutte dei rischi, con percentuali differenti».
Lecce-Milan si giocherà a spalti deserti: «Con mascherine e distanziamento, dovrebbe essere possibile fare accedere un po’ di pubblico allo stadio. Mi auguro che presto si vada in questa direzione. Senza tifosi non è il calcio che tutti conosciamo da sempre».
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