LECCE «Mister, resti a Lecce e ci porti in Europa», scrive un tifoso a Fabio Liverani nel corso della diretta Instagram. Ed il tecnico capitolino di rimando: «Sono discorsi prematuri. In questo momento difficilissimo, nel quale tanti club, dalla A alla C, rischiano una grave crisi, i supporter salentini devono essere orgogliosi di avere una società sana, grazie ad una proprietà che ha saputo tenere i conti in ordine, senza debiti verso le banche ed i fornitori. Una situazione del genere equivale allo scudetto».
Tanti addetti ai lavori ipotizzano per Liverani un futuro in una grande squadra: «Ciascuno di noi ha delle ambizioni e mira ad alzare l’asticella. È importante poterlo fare e potrebbe accadere anche con il Lecce, in quanto la proprietà vuole migliorare, facendo i giusti passi. Posso garantire, però, che penso solo al presente che purtroppo, in questo momento, non è rappresentato dal calcio giocato, ma dalla situazione drammatica in atto».
Circa i tempi di un eventuale ritorno in campo, non ha dubbi: «Saranno lunghi. Non se ne parlerà prima di fine maggio o inizio giugno. La cosa certa è che si potrà riprendere solo quando saremo fuori dalla pandemia. Oggi conta esclusivamente la vita delle persone».
«Più stress da calciatore o da allenatore?», chiede un tifoso. «Senz’altro da tecnico. Occorre rapportarsi con tutti i componenti della rosa, con lo staff, con i medici, con i dirigenti e con i tanti che operano dietro le quinte e che sono importanti, per i risultati, tanto quanto chi va in campo. Chi gioca tende a pensare solo a sé ed alle dinamiche del gruppo».
Da quando è a Lecce numerose istantanee di giornate memorabili. Su tette l’abbraccio con il figlio Mattia, che gioca nel vivaio giallorosso, nei pressi della panchina, l’11 maggio 2019, a promozione in A conquistata: «Chi fa il mio lavoro è consapevole di dedicare troppo poco tempo alle persone care e soprattutto ai figli. È stato bello condividere con lui un momento di gioia. Il gesto è andato oltre il successo sportivo».