LECCE - Archiviato il calciomercato, il Lecce di Fabio Liverani è pronto a ripartire, con l’obiettivo di cambiare passo per centrare il traguardo della salvezza. Il tecnico giallorosso rimarca come «tutti i nuovi arrivati abbiano alzato la competitività e la qualità tecnica. Saranno utili per dare delle alternative, ad aiutare la squadra, ma di certo non a risolvere i problemi da soli».
Al Via del Mare arriva il Torino di Walter Mazzarri, umiliato in casa dall’Atalanta e che rievoca piacevoli ricordi, con la vittoria ottenuta un girone addietro: «È una parentesi lontana - dichiara Liverani - ed io sono uno che non si guarda indietro. Da allora il Toro è cresciuto e quello di domani sarà un match totalmente differente. In Coppa Italia ho visto una squadra viva e cattiva: per noi è una partita importante che serve per poter ripartire. Con grande umiltà e rispetto vogliamo fare risultato, lavoriamo ogni giorno per questo».
I soliti problemi di formazione, legati ad infortuni, che hanno decimato la rosa. Fuori dalla lista dei convocati Gabriel, Meccariello, Babacar, Farias e Tachtsidis, tutti acciaccati. Out per squalifica Dell’Orco, da valutare ma convocato Petriccione. "Ho ancora qualche dubbio da sciogliere sul modulo - rimarca Liverani -. Nelle ultime due settimane abbiamo provato a cambiare qualcosa, e con soli 15 effettivi a disposizione potremmo farlo ancora».
TORINO CON GLI UOMINI CONTATI - Torino in ritiro, e in silenzio, alla vigilia della trasferta di Lecce. Reduce da tre sconfitte, pesantissima quella della scorsa settimana con l’Atalanta, la squadra di Walter Mazzarri vuole provare a rialzarsi nonostante l'emergenza continua. Appena 18 i giocatori convocati, tra infortuni, squalifiche e un mercato che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi, nessun acquisto e le cessioni di Bonifazi, Iago Falque e Laxalt.
Mai la situazione negli ultimi anni è stata tanto delicata per il club di Urbano Cairo, non una buona tradizione col Lecce, contro cui all’andata subì la prima sconfitta in campionato. Un 2-1 davanti al proprio pubblico che segnò l’inizio di una serie di alti (pochi) e bassi (molti). Lo spirito Toro messo in mostra lo scorso anno sembra svanito insieme al feeling coi tifosi, che allo stadio come sui social continuano a contestare la società. Meglio dunque lavorare «concentrati e lontano dai rumori», come ha detto Mazzarri, che riparte dal poco di buono visto contro il Milan in Coppa Italia. In difesa al posto dello squalificato Izzo ci sarà Djidji a completare la retroguardia con Nkoulou e Bremer. Ancora infortunati Ansaldi, Baselli e Zaza, le scelte sono obbligate anche dal centrocampo in su. Rincon e Meitè faranno coppia al centro, il baby Adopo unica alternativa, mentre Berenguer e Verdi sosterranno in attacco capitan Belotti, con Millico ed Edera in panchina.