Il Verona è inarrestabile e «macina» il volenteroso Lecce. I gialloblù superano nettamente il Lecce, un successo convincente e meritato giunto al termine di una prestazione ancora una volta di sostanza. Il 3-0 conferma che gli scaligeri sono la sorpresa del campionato dal «basso», e difatti la zona Europa League è molto più vicina che non quella salvezza.
«Ma noi dobbiamo pensare solo a fare i 40 punti per restare in A, quella è il nostro traguardo», dice Juric, artefice del piccolo miracolo Verona.
Il Lecce parte bene ma quando va sotto non è più in grado di alzare la testa. Il Verona invece entra subito in partita, chiude il primo tempo avanti di due reti e completa la festa nel finale con il 3-0 su rigore del sempreverde Pazzini. I tre punti permettono al Verona di mettere la freccia e superare in classifica Bologna e Torino. Come a dire che la questione salvezza è questione virtualmente chiusa.
L’approccio alla gara dei salentini non è nemmeno male ma è una palla inattiva a far girare il match a favore dei veneti. Sull'angolo di Veloso, Dawidowicz sovrasta tutti e manda in visibilio il Bentegodi. La gara gira su questo episodio.
Il Verona alza i ritmi, il Lecce subisce. Il raddoppio giunge al termine di una bella azione e dopo la mezzora Pessina porta l'Hellas al doppio vantaggio. Liverani è sfortunato perché costretto a cambiare per infortunio prima Gabriel poi Lucioni.
Ma il Lecce è monocorde e quando Dell’Orco viene espulso per doppia ammonizione il match si chiude virtualmente. Manca la ciliegina sulla torta in casa Verona, dolce finale che arriva quasi allo scadere. Vigorito stende Pessina, dal dischetto Pazzini manda in estasi il Bentegodi.
In casa Lecce piove invece sul bagnato. Nel recupero grave infortunio all’ex Tachtsidis che lascia il campo in barella e in lacrime.