LECCE - «Ci attende una gara difficile perché affronteremo una squadra fisica e rocciosa. Bisognerà capire subito che tipo di partita saremo chiamati ad affrontare: dobbiamo entrare quanto prima nel clima giusto». È il Liverani pensiero alla vigilia dell’esordio casalingo in campionato contro il Verona. «Sarà un incontro diverso rispetto a quello contro l’Inter, soprattutto perché il Verona è una diretta concorrente, è alla nostra portata ed il clima casalingo sarà a noi favorevole. Ma lo stadio dovrà essere uno stimolo, perché la gente non porta punti. Non possiamo prescindere dalla prestazione», prosegue il tecnico.
In chiave formazione come al solito Liverani non si sbottona più di tanto, anche se tutto lascia prevedere il ritorno tra l'undici titolare di capitan Mancosu, e panchina per l'attaccante La Mantia, alle prese in settimana con un fastidio muscolare. Per la corsia destra Benzar appare favorito su Rispoli. «Mancosu e Shakhov - dichiara il mister, hanno una settimana di allenamento in più, anche se nessuno dei due può avere i novanta minuti nelle gambe. Benzar anche è pronto per entrare in campo». Una battuta sul nuovo arrivato Imbula: «Il suo arrivo chiude il cerchio delle caratteristiche per il centrocampo. Avevamo bisogno di un elemento con le sue doti: fisicità, dinamicità ed esperienza», prosegue. Infine un pensiero per gli avversari scaligeri: «Rispetto alla scorsa stagione il Verona ha cambiato tanto, ma soprattutto ha cambiato guida tecnica. Juric - mette in guardia Liverani, ha un’idea di calcio più aggressiva, più duellante e più fisica. E lo abbiamo visto bene nella prima uscita contro il Bologna».