BARI - Bari legato a doppio filo a quello dell’intero calcio italiano. In ogni caso, oggi sarà una tappa importante per il futuro del club biancorosso. La Lega di serie B è pronta a presentare i calendari a Milano, con il format a 19 squadre ed il blocco dei ripescaggi: sullo sfondo, però, si attende un intervento della Figc che avalli la decisione assembleare del secondo torneo nazionale oppure stoppi perentoriamente la procedura riportando l’ordinamento del torneo alla tradizionale formula a 22 compagini.
Una B in formato ridotto farebbe saltare l’ascesa di tre formazioni dalla C che quindi si ritroverebbe dalle attuali 56 squadre a 59, con un solo posto teoricamente utile a completare il format a 60. Una prospettiva che ridurrebbe drasticamente le speranze biancorosse di conservare il professionismo, rendendo la serie D un’ineluttabile realtà. In caso, contrario il nuovo corso targato Aurelio De Laurentiis continuerebbe a tentare una soluzione per l’ammissione in serie C.
Tuttavia, la realtà di appartenenza non sta fermando la riorganizzazione del Bari. Sottotraccia, infatti, De Laurentiis sta lavorando giorno e notte per comporre un club dalle solide fondamenta. Da giovedì scorso, infatti, il neo patron ha mandato tre persone di sua fiducia nel capoluogo pugliese per dar vita ad una realtà completamente da reinventare, dopo lo «tsunami» che ha spazzato via la Fc Bari 1908. Il pool di incaricati dalla proprietà sta operando da una camera d’albergo, in attesa di ottenere la disponibilità della sede ufficiale: lo stadio «San Nicola», infatti, è ancora indisponibile per via dello sgombero di materiali appartenenti al corso precedente. L’auspicio è che la procedura sia completata nel corso della prossima settimana.
Ma nel frattempo, alcune operazioni sono state avviate: è stato aperto un conto corrente dedicato sul quale sono stati effettuati i primi versamenti, così come è scattata la ricerca ad uno sponsor tecnico che, a tempo di record, dovrà fornire il materiale.
Individuate, inoltre, le principali figure dirigenziali: accanto a Matteo Scala (che ricoprirà il ruolo di direttore generale) e Filippo Galli (coordinatore globale del settore giovanile), sarà inserito a stretto giro un altro dirigente che potrebbe avere competenze strettamente sportive, sebbene gran parte della competenza tecnica resterà in capo al ds del Napoli, Cristiano Giuntoli. Curiosità per quanto concerne l’allenatore: Fabrizio Castori è stato tra i papabili, ma il trainer marchigiano non se la sente di ricominciare dal basso dopo aver già attraversato una lunghissima gavetta. È spuntato anche il nome di Leonardo Menichini: altro profilo navigato (64 anni), reduce da mille battaglie tra B e C (Lumezzane, Crotone, Grosseto, Pisa, Salernitana, Reggiana e Lucchese nel suo curriculum), ma sarebbe una candidatura che fa parte almeno di un poker di nomi. Nello staff tecnico, peraltro, potrebbe entrare Gennaro Iezzo, ex estremo difensore del Napoli. Ad ogni modo, De Laurentiis si sarebbe posto un termine perentorio per far conoscere alla città del pallone la nuova struttura: la presentazione del «suo» Bari, quindi, dovrebbe avvenire non oltre il 20 agosto. Da lì comincerà una rincorsa a tappe serrate per recuperare terreno: con ogni probabilità saranno chieste proroghe sia sul mercato (al fine di rendere possibili le contrattazioni con club di A e B anche oltre il termine del 17 agosto, nonché quelle con la C oltre il 25, mentre le società in D possono operare fino al 17 settembre), sia sulle prime date ufficiali (la Coppa Italia con il Bitonto potrebbe essere rinviata oltre il 26 agosto, mentre sul campionato si aspetterà di capire se si giocherà già il due settembre oppure la settimana successiva).
Svariate le idee sull’allestimento della squadra: dalle suggestioni legate a «top» quali Nicola Bellomo, Jean Francois Gillet, Roberto Maurantonio, alle probabili alleanze con Napoli (che potrebbe girare i «primavera» Senese, D’Ignazio, Mezzoni, Gaetano, nonché il centravanti brasiliano Vinicius Morais) e Carpi (da cui potrebbero arrivare il difensore Franchini, il centrocampista Palumbo, le punte Nzola e Vano). Ma in pentola bolle molto di più.