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Bari senza pace. Attesa per le carte della ricapitalizzazione

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Bari senza pace. Attesa perle carte della ricapitalizzazione

Cosmo Giancaspro

E il presidente Giancaspro continua le trattative per cedere le quote

Domenica 08 Luglio 2018, 10:22

14:07

BARI - L’incubo non è finito, il margine si assottiglia: il Bari non è salvo. La lunga notte di venerdì sei luglio non ha partorito sicurezze. Anzi.

Il giorno della verità La querelle sulla ricapitalizzazione del club biancorosso è destinata a prolungarsi. Almeno fino a lunedì prossimo, quando sarà convocato il consiglio d’amministrazione della società. Non è un mistero: dalla ricapitalizzazione dipende il futuro della squadra biancorossa. Perché soltanto la messa in sicurezza della società potrà assicurare il completamento del percorso verso l’iscrizione. Prima di tentare una ricostruzione degli eventi, è doveroso partire dal comunicato ufficiale diramato ieri dal club. «La F.C. Bari 1908 – si legge nella nota - comunica che, nei termini previsti dalla delibera dell’assemblea straordinaria del 15 giugno 2018, entrambi gli azionisti hanno fatto pervenire le rispettive dichiarazioni di esercizio del diritto di opzione, unitamente alla relativa documentazione, per la sottoscrizione dell’aumento del capitale sociale. Il consiglio di amministrazione ed il collegio sindacale sono stati convocati per lunedì 9 luglio 2018, alle ore 16.30, per l’esame delle dichiarazioni pervenute dai soci e per l’assunzione dei conseguenti provvedimenti». Sarà, dunque, il cda ad assumere le determinazioni del caso: a sancire, nel dettaglio, se la procedura assunta da Cosmo Antonio Giancaspro (socio di maggioranza al 99,37%) e Gianluca Paparesta (socio di minoranza allo 0,63%) sia ammissibile per ricapitalizzare la società. È bene quindi precisare che oggi il percorso non è né completo, né definito. E che il presidente continua le trattative con nuovi investitori interessati alla maggioranza del pacchetto azionario.

ll ricorso Nel frattempo, domani mattina, il Tribunale delle imprese si riunirà in udienza per esaminare proprio il ricorso esperito da Paparesta che aveva denunciato l’inerzia della società, caduta nella fattispecie prevista dall’articolo 2447 del codice civile che si occupa del caso in cui il capitale sociale sia sceso al di sotto del minimo legale. Difficile che il tribunale ravvisi cause di scioglimento del club: malgrado le difficoltà, l’assemblea straordinaria era stata convocata per la ricapitalizzazione. Sempre domani nel pomeriggio, si terrà il consiglio d’amministrazione. Possibile, quindi, che sia disposto un nuovo rinvio oppure che sia indicata una strada per la messa in sicurezza del Bari.

tempi stretti Ad ogni modo, le prossime tappe sono imminenti e non arginabili. Il club accusa una perdita di 4,5 milioni che va assolutamente ripianata, così come va ricostituito il capitale sociale oltre il minimo legale (50mila euro è la disposizione minima per i club di serie B): perciò il rifinanziamento a 4,6 milioni va assicurato il prima possibile. In tal senso, i termini sono strettissimi. Se il cda dovesse deliberare la corretta procedura effettuata dai soci, il problema sarebbe risolto domani stesso. In caso, contrario dovrebbe essere immediatamente aperta anche a terzi la possibilità di ricapitalizzare. La delibera concede cinque giorni dal giorno del termine ultimo concesso ai soci (appunto, venerdì 6). Se l’interpretazione fosse restrittiva, quindi, il Bari dovrebbe essere ricapitalizzato non oltre le 23,59 di mercoledì 11. In ogni caso, il 12 la Covisoc (l’organo di controllo delle società) terminerà la sua istruttoria: ragion per cui, andranno colmati tutti gli eventuali inadempimenti fin qui accumulati. I dubbi riguardano il pagamento dei contributi Inps e delle ritenute Irpef del trimestre marzo-maggio 2018, la fideiussione di 800mila posta a garanzia dell’iscrizione al campionato, la stessa documentazione riguardante i parametri di bilancio che occorreva inviare alla Covisoc entro il 6 luglio. Ognuna di tali fattispecie potrebbe causare penalizzazioni da scontare nel prossimo torneo. Se la Covisoc dovesse ravvisare irregolarità, il Bari potrebbe comunque esperire ricorso e sanare la sua situazione entro il 16.

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