Pesce azzurro, scegliamo i grassi «buoni» Dopo l'estate occhio alle diete «fai da te»
La bilancia traballa sotto il peso delle cene estive, in compagnia anche di tante calorie. La Puglia si piazza ai primi posti in Italia per l’obesità maschile e lo stesso per quella femminile, in cui ricade anche la Basilicata. Nelle diete, tanto in voga in autunno, si vede spesso vietato il pesce azzurro a vantaggio di altri pesci o di carni senza grassi. Ma allora la Dieta Mediterranea non è da seguire? Lo abbiamo chiesto al nutrizionista barese Francesco Lampugnani che, nel progetto del gruppo Mordi la Puglia, sta portando avanti una serie di iniziative di piazza in cui si confronta lui (l’acquasanta) ed il diavolo (l’appassionato gastronomo Sandro Romano). E la risposta è stata netta a favore del pesce azzurro. Possibile? Eppure ha più calorie degli altri pesci (che costano pure il doppio). «Partiamo dalla naturalità. Il pesce azzurro che è pescato in mare aperto, a differenza di quello allevato, cresce senza antibiotici o mangimi, ha uno spazio sconfinato in cui muoversi rispetto ai pesci di allevamento che sono tendenzialmente più grassi – fa notare il dott. Lampugnani - . Quello di mare aperto ha una massa muscolare più consistente e quindi è pure più saporito».
«A fare la differenza, sulla bilancia della nostra salute, è che il pesce azzurro ha grassi buoni ed è povero in grassi cattivi», dice il nutrizionista. E allora, fra bresaola e filetti di sgombro o di alici, cosa scegliere per dimagrire? «Di solito chi è sovrappeso o obeso soffre di sindrome metabolica. La qualità salutare degli omega 3 introdotti con il pesce azzurro, indipendentemente dalle calorie, torna molto utile in chi ha un metabolismo alterato. E, comunque, per 100 grammi di sgombro le calorie sono circa 160 e l’orata (che non è pesce azzurro) ha quasi 140 calorie, la breasola 160. Ma tiriamo le somma – conclude il nutrizionista Lampugnani - a fronte di qualche caloria in più o in meno, le nuove vedute nutrizionali non tengono conto solo alle calorie ma si concentrano sulla qualità della sostanza che introduciamo nel nostro corpo». Quindi, possiamo continuare con la Dieta Med.