BRINDISI - C'è anche un ristorante all’interno di un parco divertimenti del Brindisino, tra le attività chiuse temporaneamente dopo i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) e dell’Asl nella stessa provincia. I militari ed i funzionari dell’Azienda sanitaria locale hanno anche sequestrato, in nove attività tra ristoranti e villaggi turistici, circa 375 chili di cibo conservati in difformità delle procedure di autocontrollo Haccp e privi di indicazioni utili alla rintracciabilità delle materie prime impiegate.
Inoltre in un agriturismo è stato accertato l’abusivo svolgimento di attività estetiche e di centro benessere in assenza dei prescritti titoli autorizzativi.
Tutto ciò ha portato all’emissione, da parte dell’autorità amministrativa competente, di un provvedimento «di divieto di prosecuzione delle attività presso la struttura turistico ricettiva». Dagli accertamenti dei nas è emerso anche che in tre strutture turistico-ricettive si verificava l’arbitrario utilizzo di acqua emunta da pozzo artesiano, «in assenza del prescritto giudizio di idoneità delle acque e che ha determinato l’adozione, di provvedimenti di sospensione immediata dell’attività di preparazione alimenti, fino alla totale risoluzione delle criticità riscontrate».