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Casale Madre inaugura «madre artists in residence»: arte, territorio e sperimentazione nella campagna di Ostuni

 
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Casale Madre inaugura «madre artists in residence»: arte, territorio e sperimentazione nella campagna di Ostuni

Due giovani artisti in residenza per esplorare nuovi linguaggi tra natura e memoria. Opening pubblico il 20 luglio con mostra e performance

Martedì 15 Luglio 2025, 16:59

Nel cuore della campagna di Ostuni, tra ulivi secolari e silenzi operosi, nasce “madre artists in residence”, la prima edizione della residenza artistica promossa da Casale Madre in collaborazione con Mucho Mas!, artist-run space torinese attivo dal 2018. Il progetto, a cura di Luca Vianello e Silvia Mangosio, si propone come laboratorio di ricerca e creazione aperta, dove l’arte contemporanea incontra la materia viva del territorio.

La residenza ospita per questa edizione due giovani voci della scena visiva contemporanea: Volga Sisa, artista di origine boliviana la cui pratica spazia tra scultura, performance e installazione, e Gabriele Provenzano, autore multidisciplinare con base in Italia, il cui lavoro attraversa fotografia, scultura e narrazioni ibride tra umano e animale.

A Casale Madre, l’arte non si espone: si abita. Fondata nel 2023 da Angelica Gassi e Francesco Vanni, questa masseria trasformata in luogo di incontro, residenza e pensiero, si configura come uno spazio dove il tempo rallenta e il processo creativo si intreccia al ritmo della terra. «Questo luogo è nato per accogliere, prima ancora che per mostrare», spiega Gassi. «Qui l’arte si sporca di terra, respira lento. È un modo per restare, anche solo per un momento».

Il risultato del percorso di residenza sarà visibile durante l’opening pubblico di domenica 20 luglio alle ore 19, un evento che aprirà le porte del casale agli spettatori, tra ambienti interni ed esterni animati dalle opere site-specific dei due artisti.

La mostra propone un dialogo complementare tra archivio e nuova produzione. Gli spazi esterni di Casale Madre ospiteranno installazioni inedite che restituiscono il lavoro di ricerca condotto da Sisa e Provenzano, con una particolare attenzione alla fragilità ambientale del paesaggio pugliese. Centrale sarà anche un progetto collettivo realizzato in collaborazione con la cuoca Luisa Tricca, in cui cibo autoctono, flora e fauna diventano parte integrante del racconto artistico, in un’esperienza immersiva tra arte e territorio.

All’interno del casale, le opere dei due artisti daranno vita a una narrazione diffusa, capace di abitare gli spazi della masseria in modo intimo e stratificato. Ogni stanza, ogni superficie diventa così occasione per accogliere visioni, rielaborazioni e riflessioni.

Gli artisti

Volga Sisa (La Paz, 2001) è un’artista visiva attualmente di base in Italia. Diplomata all’Accademia Albertina di Torino e oggi studentessa allo IUAV di Venezia, la sua ricerca si muove lungo i confini tra femminilità, memoria e critica agli stereotipi di genere. Con una poetica che reinterpreta materiali “minori” come perline, pizzi e paillettes, Sisa costruisce opere audaci e irriverenti, cariche di significati legati a radici culturali e affettive. Tra le sue ultime esposizioni: la personale Flor Inmortal (Torino, 2024), Overlapping Heads (Venezia, 2025) e la collettiva It’s Coming, It’s Here da Mucho Mas! (Torino, 2025).

Gabriele Provenzano (Lodi, 1998) ha studiato tra Firenze, Torino e Łódź (Polonia). La sua pratica unisce scultura, performance e fotografia, con un forte interesse per la relazione tra specie animali e comportamenti umani. Le sue opere pongono domande sulla normalizzazione e costrizione dell’individuo nel contesto sociale contemporaneo, spesso attraverso metafore ispirate al mondo animale. Tra le sue recenti partecipazioni: VIII Venice International Performance Art Week (2023), New Generations presso Almanac (2024), e Carta Rozza (Pontremoli, 2022).

“madre artists in residence” rappresenta un nuovo capitolo nel percorso di Casale Madre, un invito a vivere l’arte come esperienza condivisa, fuori dai consueti circuiti istituzionali. Non una mostra nel senso canonico, ma una restituzione sensibile di un processo in divenire, dove ogni opera è parte di un ascolto, di un dialogo, di una permanenza.

L’ingresso all’opening del 20 luglio è gratuito. Per ulteriori informazioni info@casalemadre.org 

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