Un brigadiere dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Francavilla Fontana, Carlo Legrottaglie, è morto dopo essere rimasto coinvolto in un conflitto a fuoco intorno alle 7 di stamattina, 12 giugno, tra Francavilla Fontana e Grottaglie in contrada "Rosea" durante un tentativo di rapina a una stazione di servizio. La vittima, originaria di Ostuni, aveva 59 anni. Lascia la moglie e due figlie.
I due killer, entrambi di Carosino, sono stati arrestati nelle campagne di Grottaglie dalla Squadra Mobile di Taranto, dopo un altro conflitto a fuoco. Uno, Michele Mastropietro, con numerosi precedenti penali, è morto per le gravi ferite riportate dopo la sparatoria con i Falchi del capoluogo jonico. L'altro, Camillo Giannattasio, 59 anni, incensurato, è stato condotto in caserma a Martina Franca. Mastropietro sarebbe stato tra i protagonisti dell’assalto a un furgone portavalori dell’istituto salentino Sveviapol Sud, avvenuto il 2 maggio 2013 nei pressi di Monteiasi. Costanzo Garibaldi, collega di Legrottaglie, si è salvato.
video Donato Fasano
I due malviventi si erano asserragliati in una masseria tra Grottaglie e San Marzano di San Giuseppe. A stanarli sono stati due Falchi della polizia arrivati a bordo di una moto. Quando i rapinatori li hanno visti hanno aperto il fuoco al quale hanno risposto gli agenti che poi li hanno arrestati.
il killer assassinato in campagna
LA RICOSTRUZIONE DELLA RAPINA
Dalle prime informazioni, pare che la Gazzella dei militari sia arrivata sul posto proprio durante la rapina. I malviventi avrebbero reagito sparando. Ne sarebbe nato un inseguimento, concluso con un conflitto a fuoco nel corso del quale il carabiniere (che tra pochi giorni si sarebbe congedato - oggi sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro prima delle ferie e della pensione dal 1° luglio) è rimasto ucciso.
Le due auto si sono speronate fino a quando si sono dovute fermare, dopo essersi toccate più volte, nella campagna circostante. I rapinatori - a quanto si apprende almeno tre - sono scesi dall'auto, una Lancia Y rubata a Locorotondo, dividendosi. Legrottaglie ne ha inseguito uno che ha sparato contro il brigadiere alcuni colpi di pistola, uccidendolo.
Sul posto a coordinare le indagini c'è il pm di turno della Procura di Brindisi, Raffaele Casto. I responsabili erano fuggiti a piedi. L'auto usata per la rapina è stata abbandonata.
Proprio quasi 25 anni fa, il 14 luglio del 2000, un altro militare dell'Arma, il maresciallo Antonio Dimitri, venne ucciso durante una rapina a Francavilla.
IL CORDOGLIO DI MATTARELLA E MELONI
«Ho appreso con profondo dolore la notizia dell’uccisione del Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, avvenuta questa mattina nei pressi di Francavilla Fontana, durante un intervento operativo seguito ad un controllo stradale. Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei responsabili, desidero esprimere a lei, Signor Comandante Generale, ed all’Arma dei Carabinieri sentimenti di solidarietà e vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.
«Esprimo il più profondo cordoglio per la morte del Brigadiere Capo dei Carabinieri, Carlo Legrottaglie, ucciso nell’esercizio del suo dovere mentre interveniva a seguito di una rapina, questa mattina a Francavilla Fontana». Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
«Il dolore si unisce allo sdegno per l’efferata violenza contro un uomo in divisa, colpito mentre serviva lo Stato e proteggeva i cittadini. Alla sua famiglia, all’Arma dei Carabinieri e a tutti i suoi cari va la mia più sentita vicinanza, personale e del governo».