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Brindisi, la denuncia: «Punto nascite e terapia intensiva neonatale al collasso». L'Asl: «Allarmismi infondati»

 
Brindisi, la denuncia: «Punto nascite e terapia intensiva neonatale al collasso». L'Asl: «Allarmismi infondati»

La Fp Cgil torna a denunciare le carenze di organico al Perrino. La replica: «Non è a rischio di chiusura»

Martedì 29 Aprile 2025, 12:42

«Nel silenzio assordante delle istituzioni sanitarie, la Fp Cgil di Brindisi lancia un allarme che non può più essere ignorato: l'Unità di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale Perrino sta collassando. E con essa rischia di sparire l'intero punto nascita della provincia di Brindisi». Il sindacato torna a denunciare le carenze della neonatologia territoriale. I numeri, sottolinea la Fp Cgil, sono impietosi: «Due soli neonatologi strutturati, di cui uno impossibilitato ai turni notturni, per un servizio che richiede presenza costante. Un'equazione impossibile che sta portando all'esaurimento anche i pochi professionisti rimasti, eroicamente in servizio oltre ogni limite sostenibile. Mentre in altre province si inaugurano ospedali in pompa magna, a Brindisi si procede allo smantellamento silenzioso di ciò che resta dei servizi materno-infantili fondamentali: Utin e, a cascata, il punto nascita di Ostetricia e Ginecologia».

Per le madri brindisine, «il messaggio implicito è devastante: per partorire, cercatevi un altro territorio», rileva causticamente il sindacato. «La responsabilità di questa situazione è chiara ed evidente: una direzione sanitaria che non ha saputo o voluto pianificare per tempo soluzioni a una crisi ampiamente prevedibile. Non stiamo parlando di un'emergenza improvvisa ma di un lento deterioramento che occhi competenti avrebbero dovuto intercettare con largo anticipo. Chi doveva vigilare ha fallito nel suo compito», conclude la Fp Cgil.

Nei giorni scorsi l’Asl brindisina ha prorogato fino al 2026 la convenzione con il Policlinico di Bari per l’attività specialistica di Neonatologia nell’ospedale Perrino. La tariffa oraria per i medici provenienti da Bari sarà di 121 euro l’ora. La convenzione stipulata nel giugno del 2023 si era resa necessaria «per fronteggiare la carenza di personale» che evidentemente permane nonostante la recente nomina di Francesco Dituri quale direttore della struttura complessa di Neonatologia e l’assunzione di alcuni medici avvenuta nello scorso mese di marzo. «La carenza di personale non ci consente di offrire e garantire i servizi previsti in un ospedale di secondo livello - rileva il consigliere regionale di FdI, Luigi Caroli -. Oggi, se qualcuno dovesse esaminare il novero delle prestazioni, si renderebbe conto che il Perrino, per come è gestito e organizzato, andrebbe declassato».

LA REPLICA DI ASL BRINDISI: «ALLARMISMO»

Sull'Unità di terapia intensiva neonatale (Utin) dell’ospedale Perrino di Brindisi ci sarebbero «infondati allarmismi». Lo dichiara in una nota l’Asl di Brindisi replicando alle dichiarazioni rilasciate ieri da rappresentanti della Fp Cgil che hanno riferito come sia "paradossale che a Brindisi si proceda allo smantellamento silenzioso di ciò che resta dei servizi materno-infantili fondamentali: Utin, e a cascata potrebbe toccare al punto nascita di Ostetricia e Ginecologia».
«Non corrisponde al vero che il punto nascita della provincia di Brindisi sia a rischio di chiusura. L’Utin dell’ospedale Perrino, struttura di riferimento per il territorio, continua - riferiscono dalla Asl - a garantire l’assistenza necessaria, grazie all’impegno e alla professionalità degli operatori sanitari in servizio, che ringraziamo per il grande senso di responsabilità».
«Proprio per rafforzare ulteriormente l’attività dell’Unità, a partire dall’1 maggio 2025 prenderà servizio il nuovo direttore della Struttura Complessa di Neonatologia e Utin, figura selezionata a seguito di procedura concorsuale. Questo passaggio - aggiungono - rappresenta un elemento centrale del percorso di rilancio e consolidamento del reparto, già oggetto di attenzione da parte della direzione strategica».

L’Asl comunica che ha già adottato «tutte le misure straordinarie necessarie a garantire la continuità del servizio, anche tramite l’impiego temporaneo di professionisti esterni, come previsto in tutte le situazioni emergenziali». "L'amministrazione è da tempo al lavoro per superare le difficoltà legate alla carenza di specialisti in neonatologia, un problema che riguarda non solo la provincia di Brindisi ma tutto il sistema sanitario nazionale. Sono state - conclude la nota - attivate campagne di reclutamento e sono in corso interlocuzioni su più livelli».

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