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Brindisi, sui cancelli della Questura affisso uno striscione: «Digos boia». E i Daspo salgono a 30

 
fabiana agnello

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fabiana agnello

Brindisi, sulla Questura affisso uno striscione: «Digos boia». E i Daspo salgono a 30

Non è escluso che la contestazione sia conseguenza dei Daspo emessi dopo le intemperanze verificatesi nel derby Fasano-Brindisi del 9 marzo scorso

Domenica 13 Aprile 2025, 10:30

BRINDISI - «Digos boia» è la scritta che campeggia su uno striscione davanti alla Questura di Brindisi. La foto, che sta facendo il giro dei social, è stata pubblicata sulla pagina Facebook «Romanticismo Ultras», con a corredo il commento «La Brindisi ultras». Almeno tre gli striscioni di questo tenore: sono stati affissi in via Appia, in viale Commenda e sotto alla Questura. Un nuovo affronto alle istituzioni della provincia, dopo l’attentato incendiario che ha coinvolto le due uniche auto in dotazione agli agenti della polizia locale di Oria e quello sfrontato messo a segno a San Vito dei Normanni ai danni del negozio Punto Luce (alle 18 del pomeriggio e durante il cambio di turno dei carabinieri).

Questa volta, a essere presi di mira, sono i poliziotti della Digos e non è escluso che la contestazione sia conseguenza delle decine e decine di Daspo emessi a seguito delle intemperanze che si sono verificate nel derby Fasano-Brindisi del 9 marzo scorso.

Nella notte tra venerdì e sabato, alcune persone incappucciate hanno sparso per le vie principali della città gli striscioni «Digos boia», poi rimossi dagli agenti delle volanti in giro per le attività di controllo. In queste ore gli investigatori stanno visionando le immagini delle telecamere installate nelle zone in cui i soggetti hanno colpito per cercare di risalire ai responsabili. Gli autori hanno avuto il tempo, dopo aver affisso gli striscioni, di scattare anche una foto a quello installato sotto alla Questura. Foto pubblicata sulla pagina Facebook «Romanticismo Ultras», che conta su oltre 170mila followers da tutta Italia e che è già stata chiusa una volta a causa dei contenuti violenti e, dunque, bannati.

È stata sporta denuncia per diffamazione contro ignoti, mentre i poliziotti proseguono le attività investigative per identificare gli altri ultrà brindisini protagonisti di tafferugli e baruffe nelle ultime partite. Sono almeno una trentina i tifosi brindisini raggiunti - dall’inizio del campionato a oggi - dal provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive. Ma la cifra dei tifosi violenti salirebbe a un centinaio.

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