«Situazione di grave carenza di medici che rende difficoltoso il rispetto dei Lea (i livelli essenziali di assistenza, ndr) e pregiudica l’offerta sanitaria ai cittadini. Emergenza accentuata da situazioni contingenti che vedono ulteriormente ridursi il personale». La Asl di Brindisi, fatta questa premessa e «dato atto che occorre garantire» un organico di medici adeguato per la «costante erogazione dei Lea ed evitare l’interruzione di Pubblico servizio» ha disposto la proroga di sei mesi per gli incarichi di lavoro autonomo a cinque medici in pensione. Medici che nei mesi addietro avevano dato la propria disponibilità, rispondendo agli avvisi pubblicati dall’azienda sanitaria.
La proroga riguarda due medici in quiescenza per le esigenze delle unità di Ostetricia e Ginecologia, uno per la Neonatologia, un altro per la Radiodiagnostica e a un altro ancora per il distretto socio sanitario 2, quello di Fasano, al quale afferiscono i comuni di Cisternino e Ostuni. I contratti, in tutti i casi, sono stati rinnovati sino al 30 giugno 2025.
La delibera è stata firmata dal direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio l’8 gennaio scorso. Lo stesso giorno in cui, la Asl - sempre con delibera del dg - ha dovuto prendere atto della carenza di personale, medici in primis, per il Centro grandi ustionati, arrivando alla riorganizzazione con la previsione di un accorpamento con la Chirurgia Plastica, in modo da costituire così una unità operativa complessa. Una soluzione che però ha suscitato non poche critiche per il timore di un ridimensionamento di un reparto da sempre considerato fiore all’occhiello.
Per il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, la situazione della sanità in città e in provincia è diventata ormai «insostenibile». Essendo il territorio costretto a fare i conti con una situazione di emergenza, il primo cittadino ha così deciso di convocare l’assemblea dei sindaci, di cui è presidente, invitando anche il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, e ascoltando il punto di vista degli operatori, Ordine dei medici compreso.