Sabato 06 Settembre 2025 | 13:48

Stalker fasanese vive a 200 metri dalla sua ex: dal braccialetto falsi allarmi ai carabinieri

 
Mimmo Mongelli

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Mimmo Mongelli

Stalker fasanese vive a 200 metri dalla sua ex: dal braccialetto falsi allarmi ai carabinieri

A forza di inviare falsi alert, il braccialetto elettronico applicato al polso del 50enne fasanese per essere sicuri che giri alla larga dalla sua ex moglie è diventato un incubo per le forze di polizia

Mercoledì 27 Novembre 2024, 11:11

FASANO - Il braccialetto elettronico anti-stalker continua a giocare brutti scherzi a un 50enne fasanese. Destinatario di un provvedimento del giudice che gli impone di non avvicinarsi alla ex moglie e ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna, al 50enne fasanese è stato applicato il braccialetto elettronico anti-stalker. Si tratta di un dispositivo elettronico che suona se lo stalker si avvicina, superando il perimetro stabilito dal giudice, alla vittima degli atti persecutori. Nel caso del 50enne fasanese il giudice ha stabilito che non possa avvicinarsi oltre i 200 metri alla sua ex moglie. Il problema è che i due ex coniugi risiedono in due abitazioni che distano meno di 200 metri l’una dall’altra. Così succede che ogni volta che l’uomo esce di casa scatta l’allarme, che è collegato con la centrale operativa della locale compagnia dei carabinieri. Le prime volte che dal dispositivo elettronico è partito l’alert, i militari dell’Arma sono corsi a fermare l’uomo. E puntualmente hanno constatato che si trattava di un falso allarme. A forza di inviare falsi alert, il braccialetto elettronico applicato al polso del 50enne fasanese per essere sicuri che giri alla larga dalla sua ex moglie è diventato un incubo per le forze di polizia. Il legislatore ha introdotto, con la legge contro la violenza sulle donne, l’utilizzo di questo dispositivo elettronico con lo scopo di controllare a distanza la posizione di uno stalker. Il braccialetto è, di fatto, lo stesso che viene utilizzato per monitorare chi è sottoposto a misure cautelare o agli arresti domiciliari. La nuova normativa ha ampliato l’applicazione del dispositivo ai delitti che sono indicatori di violenza di genere. Il braccialetto è collegato a una app installata su un dispositivo simile a un cellulare che viene consegnato alla vittima. Suona se lo stalker si avvicina. Può essere un avvertimento importante per agire in modo tempestivo allontanandosi o chiedendo aiuto e un deterrente per ridurre le recidive in seguito alle denunce delle vittime. Se lo stalker si avvicina alla vittima, il dispositivo lancia un allarme alle centrali delle forze dell’ordine. Tornando al caso del 50enne fasanese, l’unica cosa che può fare per evitare ogni volta che esce di casa di essere raggiunto da una gazzella dei carabinieri è chiedere al giudice, attraverso il suo difensore, di modificare il perimetro entro il quale può muoversi.

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