BRINDISI - È arrivata verso mezzanotte e mezza nel porto di Brindisi la nave Visalli con a bordo i sette migranti che da venerdì scorso si trovavano nel centro di Gjdaer in Albania. Il loro rientro in Italia segue la decisione del tribunale di Roma che ha sospeso il provvedimento di convalida del loro trattenimento rimettendo tutto nelle mani della Corte di giustizia europea.
I migranti, di origine bengalese ed egiziana, sono stati accompagnati a bordo in un pulmino in una struttura per richiedenti asilo. Qui potranno seguire l’iter ordinario di esame della domanda.
I MIGRANTI AL CARA DI BRINDISI: RICORSO PER L'ASILO
A meno di un mese dal trasferimento in Italia del primo gruppo di 12 migranti portati nel centro di Gjader, è toccato la scorsa notte ad un altro gruppo di sette richiedenti asilo salvati nel Mediterraneo approdare in un Cara pugliese dopo che i giudici del tribunale di Roma hanno sospeso la convalida del trattenimento in Albania. I primi dodici erano stati portati su una motovedetta al porto di Bari e da qui al centro richiedenti asilo del capoluogo pugliese, questa volta il porto di approdo è stato Brindisi e il centro di accoglienza quello di Restinco nella stessa città.
Si tratta egiziani e bengalesi per i quali la sosta nel centro allestito dal governo italiano in Albania è durata due giorni. Per cinque di loro la richiesta di asilo è già stata respinta e quindi si apre ora la strada ordinaria del ricorso contro il provvedimento. Per gli altri due - uno dei migranti bengalesi, di religione indù, fa parte delle minoranze religiose del suo Paese - la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale sta ancora valutando le richieste.
A differenza di quanto era avvenuto per il primo gruppo, quando i trattenimenti in Albania erano stati annullati, questa volta i giudici della sezione immigrazione del Tribunale di Roma, alla luce del decreto del governo, che nel frattempo ha ridefinito la lista dei paesi sicuri secondo l’Italia, hanno deciso di sospendere la convalida del trattenimento rimettendo il caso alla Corte di giustizia europea.
I sette migranti arrivati in Italia sono tutti uomini, maggiorenni e soli. Erano stati salvati la scorsa settimana nel Mediterraneo a largo di Lampedusa. La traversata di stanotte, tra l’Albania e la vicina costa pugliese è stata brevissima. Il viaggio è durato poche ore e soprattutto è stato fatto in sicurezza a bordo della nave Visalli della Guardia costiera italiana. Giunti a terra a bordo di un pullmino attorno a mezzanotte, sono stati subito condotti nel Cara di Restinco.
Secondo le procedure hanno ora 14 giorni di tempo per presentare ricorso contro il respingimento della richiesta d’asilo e se lo faranno, come appare scontato, i migranti resteranno liberi nello status di richiedenti asilo in attesa di una pronuncia definitiva delle autorità italiane che in genere non avviene in tempi brevi. Così come non saranno probabilmente brevi i tempi necessaria alla Corte di giustizia europea per pronunciarsi sui quesiti dei giudici italiani.
All’interno ed all’esterno del centro Restinco, che si trova alla periferia di Brindisi, da questa mattina poca voglia di parlare tra gli operatori che ci lavorano. Un timido e generico "stanno bene» tra chi ha avuto modo di vedere da vicino le persone giunte diverse ore fa dal centro di Gjader.