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Brindisi, corse «fantasma» alla Stp: sindacati a difesa degli autisti

 
Brindisi, corse «fantasma» alla Stp: sindacati a difesa degli autisti

Le associazioni di categoria si schierano coi dipendenti. Una delle ipotesi è quella di congelare il premio produzione per far fronte ad eventuali ammanchi

Mercoledì 08 Novembre 2023, 13:18

BRINDISI - «Giù le mani dagli autisti Stp». Dopo la questione delle «corse fantasma» denunciata dall’Amministrazione provinciale che ha portato alle dimissioni del presidente della Società trasporti pubblici di Brindisi e all’azzeramento del Consiglio di amministrazione scendono in campo i sindacati di categoria a tutela dei lavoratori che rischiano anche ripercussioni sui loro emolumenti, dal momento che una delle idee in programma sembra essere quella di congelare il premio produzione per far fronte ad eventuali ammanchi.

È quanto denunciano le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti che esprimono forte preoccupazione a margine del Consiglio provinciale del 2 novembre e da quanto riportato dagli organi di stampa.

«In prima analisi - dicono i rappresentanti di categoria - precisiamo che le gravi accuse rivolte dal presidente della Provincia alla Stp Brindisi circa presunte gravi irregolarità non possono assolutamente ricadere sui dipendenti.

Dipendenti a cui l’azienda giorni addietro ha consegnato 29 lettere di contestazione di mancanza. Come organizzazioni sindacali, coadiuvati dai propri uffici legali, stiamo rispondendo a tali lettere attraverso audizioni per apporre le dovute difese del caso e bisogna sottolineare che, a nostro avviso, non si evincono irregolarità tali da giustificare le accuse emerse sugli organi di stampa. Teniamo a precisare che le mancanze contestate non hanno mai generato alcun disservizio».

E aggiungono: «Mai nessun utente è rimasto sprovvisto del servizio pubblico per cui ha regolarmente pagato. Eppure, assistiamo ad un linciaggio mediatico privo di precedenti e senza andare a fondo per capire le reali accuse della Provincia e le reali motivazioni alla base di quanto imputato. Nessuno però parla del duro lavoro degli autisti forse perché non fa notizia. Nessuno parla di quanto accaduto nella notte di Halloween, considerata ormai da qualche anno una delle giornate più a rischio per raid vandalici e danneggiamenti ai danni dei bus. Lancio di uova che ostruivano la visibilità, pietre scagliate contro i mezzi che in alcuni casi hanno mandato in frantumi i finestrini laterali e vari blocchi delle corsie stradali effettuate addirittura con carrelli della spesa. Solo la bravura e la professionalità degli autisti hanno permesso di completare i servizi senza arrecare danno agli utenti. Per non parlare delle continue e reiterate aggressioni ai danni degli autisti intenti soltanto a far rispettare le regole di trasporto sui mezzi pubblici, autisti ormai costretti ogni giorno a recarsi al lavoro col timore di essere vittime di attacchi violenti e immotivati». Insomma per i sindacati: «Non è concepibile che venga messa a rischio l’incolumità loro e dei passeggeri tutti. Ma questo non fa notizia».

E ribattono: «A nostro avviso sembra uno strampalato tentativo di sottrarsi a responsabilità (e ci piacerebbe capire di chi e per quali reali motivi) cercando di farle ricadere su chi ogni mattina si alza per adempiere al proprio dovere quotidiano».

La vicenda denunciano potrebbe ripercuotersi anche dal punto di vista economico sui dipendenti: «Addirittura - scrivono i sindacati - , evidenziamo come questo presunto ammanco che ancora non si è riuscito a quantificare del tutto verrà in parte coperto dal congelamento del premio di produzione aziendale». E rimarcano: «Ricordiamo ai più, che i dipendenti Stp non percepiscono stipendi da nababbi anzi i loro stipendi sono fra i più bassi fra tutte le società di Tpl (trasporto pubblico locale) pugliesi, (come più volte dichiarato dallo stesso presidente Matarrelli) tanto che dopo 6 mesi di estenuanti trattative con l’azienda siamo riusciti come organizzazioni sindacali a strappare una contrattazione di secondo livello che ridava un minimo di dignità alle retribuzioni del personale dipendente. E ad ottenere un premio di produzione che, giusto per chiarire a tutti, nel 2023 ammonta mediamente a 450 euro lordi annui a dipendente. Come più volte richiesto saremmo contenti di poter avere un confronto urgente con Società ed Enti Soci in quanto fortemente preoccupati per quanto sta accadendo e per capire finalmente le intenzioni future riguardanti la Stp Brindisi. Aspettando fiduciosi l’agognata firma sul Bilancio di Esercizio prevista per il 16 novembre e la nomina del nuovo Cda a cui chiederemo immediatamente un incontro urgente, ci dichiariamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie a tutela dei lavoratori che difenderemo in tutte le sedi opportune». [red. bri.]

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