CELLINO SAN MARCO - «Eh sì, ho perso un amico. Un carissimo amico». Al Bano, tornato per qualche giorno nel suo buon retiro delle Tenute di Cellino, parla della scomparsa di Silvio Berlusconi cercando di nascondere il nodo in gola.
«Ha dimostrato di essere il grande uomo che è stato nel momento peggiore della mia vita - racconta il cantante -. Una vicinanza che in quei giorni terribili mi è stata di grande conforto».
Il periodo è quello della scomparsa della figlia Ylenia: quando Al Bano e Romina facevano la spola tra l’Italia e gli Stati Uniti alla ricerca di tracce dell’amata primogenita.
«Ogni giorno una telefonata o un telegramma: ogni giorno, quasi fosse uno di famiglia», ricorda al Bano.
Ma non soltanto una vicinanza affettiva. Berlusconi, per essere vicino ai coniugi Carrisi, fece qualcosa di più.
«Mise a disposizioni il suo aereo privato per alcuni dei miei spostamenti, in modo da accelerare i tempi - ricorda Al Bano -: non potrò mai dimenticare questo gesto di grande generosità nei nostri confronti in un momento di disperazione e dolore».
Era il 1994, ma l’amicizia con il patron di Canale 5 era cominciata molto prima, ovviamente per motivi di carattere professionale. Berlusconi teneva molto alla coppia per antonomasia della canzone italiana.
«Siamo stati ospiti delle sue Tv a più riprese - spiega Al Bano -. E lui era sempre presente».
Poi, una punta di polemica. «Gliene hanno fatte di cotte e di crude - dice il cantante - ma lui è uscito sempre vincitore, perché era un vincente. In Italia e anche nel mondo ha cambiato il modo di fare politica, rendendola più umana, più vicina alla gente. Lui, nel privato era come appariva in tv: generoso e cordiale con tutti, non solo con noi artisti. So per certo che è stato generoso con tanta gente sconosciuta. Eppoi, nelle sue aziende ha dato lavoro a migliaia di persone, senza mai licenziare qualcuno. Con le sue tv, dopo il monopolio Rai, ha contribuito a far crescere tante altre aziende italiane che potevano contare sulla pubblicità trasmessa dalle sue reti».
«Un’umanità a prova di bomba quella del cavaliere - conclude -. Mancherà a me, mancherà di certo anche agli italiani».