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La Puglia piange il fotoreporter Marcello Carrozzo: maestro dell'obiettivo

 
Graziana Capurso

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Graziana Capurso

La Puglia piange il fotoreporter Marcello Carrozzo: maestro dell'obiettivo

Docente di fotografia per il Master in Giornalismo dell'Università di Bari, ha svolto numerose attività sul campo, che i suoi studenti ricordano con grande affetto e passione.

Venerdì 17 Marzo 2023, 13:36

OSTUNI - La Puglia piange un fotoreporter di razza: addio a Marcello Carrozzo, si è spento all'età di 73 anni dopo un ictus. I suoi meravigliosi scatti fotografici hanno girato il mondo e tantissimi si sono appassionati, grazie a lui, alla fotografia e al giornalismo.

Nato a Ostuni nel 1950, figlio d’arte, subisce fin dall’infanzia il fascino della fotografia e della camera oscura.
Poco più che ventenne si trasferisce a Milano dove frequenta l’Istituto di Ottica e Scienze Optometriche. Le strade della Milano degli anni settanta diventano una straordinaria palestra per i suoi primi reportage sociali. Ama raccontare la gente e questo lo porta spesso "dietro l’angolo" a vedere cosa succede e finisce col trovarsi anche lui dietro le barricate, tra gli emarginati, a documentare le contraddizioni, le sofferenze, i soprusi, e tentare, con la macchina fotografica di rendere visibile l’invisibile.
Ha realizzato reportage in Siria, Libano, Giordania, striscia di Gaza, Iraq, Kenya, Congo, Thailandia, Vietnam, India, Argentina e Mongolia.

Ha all’attivo numerose mostre fotografiche, alcune delle quali con patrocinio ONU-WFP e Ministero degli Affari Esteri.
E' stato docente di "Personal Security Management" e "Media & Communication" per operatori in aree ad alta criticità e di conflitto presso l’ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale) a Milano.

E' stato, inoltre, docente del laboratorio di fotografia giornalistica per il Master in Giornalismo dell'Università di Bari nel quale ha svolto numerose attività sul campo, che i suoi studenti ricordano con grande affetto e passione. «Ricordate sempre che i momenti catturati dalla macchina fotografica non mentono mai. Immortalare la realtà è la cosa più vivida e toccante che ci sia».

Ha svolto, inoltre, corsi di formazione per l'Ordine dei Giornalisti. Negli ultimi anni, si è dedicato a raccontare attraverso i suoi scatti le condizioni dei migranti nel Mediterraneo.

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