FASANO - Tutto pronto per il consueto appuntamento con la Colletta alimentare fissata per sabato e domenica prossimi in favore di chi versa in difficoltà. Sarà possibile donare generi alimentari sabato prossimo in tutti i supermercati del territorio fasanese aderenti all'iniziativa, e domenica 19 marzo in tutte le Parrocchie della Città.
I prodotti indicati sono quelli a lunga conservazione: pasta, riso, farina, zucchero, legumi in scatola, tonno e carne in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l'infanzia come omogeneizzati o latte in polvere. No cibi freschi, frutta, verdura o pesce. «La Colletta alimentare è un gesto di altruismo e generosità - dice il sindaco Francesco Zaccaria - e partecipare a questa iniziativa significa contrastare l’indifferenza e favorire la condivisione, facendo un gesto concreto a cui tutti siamo invitati. La colletta, per altro, si svolge in un weekend speciale che è quello della festa del papà. I genitori si prendono cura e donare parte di quello che si ha a chi non ha i mezzi per vivere significa, appunto, prendersi cura, occuparsi e preoccuparsi, proprio come fa un buon padre di famiglia»
Le dispense alimentari della Città di Fasano garantiscono un supporto mensile a circa 400 famiglie del territorio comunale. Più di mille persone che, grazie al contributo del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, della Caritas diocesana, delle Parrocchie e del Comune di Fasano, possono far fronte alle difficoltà economiche e sociali che si trovano ad attraversare. «In un momento di forte crisi economica, come quello che stiamo vivendo, le richieste di aiuto e sostegno aumentano giorno dopo giorno ed è per questa ragione che abbiamo ritenuto necessario fare appello alla sensibilità di tutti i cittadini fasanesi - dichiara il consigliere comunale Donato Marino, delegato al Coordinamento dell’accoglienza e alla promozione della cultura dell’inclusione e della pace - affinché si possa far fronte all’emergenza che il Paese sta attraversando. La rete della solidarietà, costruita in questi anni fra istituzione comunale, parrocchie e tante associazioni di volontariato, ci ha consentito di riscoprirci “comunità solidale”: la risposta migliore alla cultura della indifferenza. Oggi, più che mai, ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte».