FRANCAVILLA FONTANA - Il Canale Reale oggetto di studi da parte degli studenti del Politecnico di Bari. Allievi e docenti del corso di «Progettazione del paesaggio urbano» hanno effettuato una serie di rilievi durante un sopralluogo avvenuto avantieri, nell’ambito dell’intesa che dal 2019 vede impegnati l’Amministrazione comunale ed altri Enti, tra cui la Regione Puglia e il Politecnico di Bari, al fine di ottenere la definitiva valorizzazione, salvaguardia e rigenerazione del corso d’acqua, attraverso lo strumento del cosiddetto Contratto di Fiume.
Uno dei primi interventi sul tavolo riguarda la zona Asi di Francavilla Fontana bloccata da decenni a causa di un vincolo idraulico. Così come previsto dal Contratto di Fiume, il punto di partenza è la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, che arriverà nei prossimi giorni, per la messa in sicurezza dell’area tra il Comune di Francavilla Fontana, il Consorzio Asi, la Regione Puglia, il Politecnico di Bari, l'Agenzia regionale strategica per lo Sviluppo ecosostenibile del Territorio, il Consorzio di Bonifica Arneo e l’Autorità di Bacino. La proposta progettuale, che rientra nel programma d’azione del Contratto di Fiume, prevede l’adeguamento della sezione idraulica del Canale in quattro aree creando dei bacini di laminazione per ridurre la portata durante le piene. Tutto questo sarà accompagnato dalla riqualificazione ambientale con lo sviluppo di nuovi habitat vegetali e animali.
È in questo progetto che si inquadra il sopralluogo degli studenti svoltosi l’altro giorno, alla presenza dell’assessore alla Cultura Maria Angelotti e dell’esperto di storia locale Alessandro Rodia.
«La vera sfida che ci attende nei prossimi anni - ha poi commentato - l’assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce - è quella di non disperdere questo bene sempre più raro, ma di costruire una rete capace di dare nuovo impulso all’agricoltura. Tutto questo in perfetto equilibrio con la natura grazie al ripristino degli ambienti naturali. È un principio - conclude l’assessore - che vale per tutte le zone della città interessate dal rischio idraulico, compreso il quartiere Musicisti».
Il Contratto di Fiume prevede che le aree rurali siano via via trasformate in parchi agricoli rinaturalizzati e sostenibili. E lo stesso Canale Reale, anche in base al Pug, è previsto diventi un’infrastruttura verde, offrendo agli utenti non solo natura, ma anche possibilità di svago lungo percorsi naturalistici intercomunali.