Sabato 06 Settembre 2025 | 18:41

Brindisi, polemiche su referendum Capo Bianco. Lippolis: «Perchè prendere in giro i cittadini?»

 
Redazione Brindisi

Reporter:

Redazione Brindisi

Brindisi, polemiche su referendum Capo Bianco. Lippolis: «Perchè prendere in giro i cittadini in questo modo?»

Critiche del Pri al M5S: «La prima tappa di un avvicinamento all’attuale maggioranza, da sempre ostile ad ogni opera capace di rilanciare il nostro scalo portuale»

Sabato 01 Ottobre 2022, 13:33

Lo sa la politica, lo sa l’economia: non è enfasi affermare che su Capo Bianco la Comunità brindisina si gioca una buona fetta di futuro e la questione referendaria appiccicata alla questione stride per i motivi giuridici e politici già esposti nei giorni scorsi. Eppure: «In tutto questo, noi che partita vogliamo giocare? Quella giocata negli ultimi venti anni, ai margini di tutto mentre gli altri si attrezzano e crescono, intenti a farci la guerra uno contro l’altro e ad affogare tra i veleni dei veti incrociati? Vogliamo proseguire nel gioco del sabotaggio, del non-si-puotismo e ben-altro-luoghismo che continua a far perdere tempo prezioso all’Autorità portuale nella realizzazione di opere di vitale importanza?». Sono domande che pone il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis, in rappresentanza del mondo della imprese (come riferiamo a pagina 14 dell’edizione nazionale).

«Ma soprattutto, quando si propone lo spostamento della Marina Militare a Capo Bianco, si ignora o si fa finta di ignorare che per l’espansione della Marina e delle sue nuove unità anfibie è stata già messa a disposizione dall’ente portuale – in accordo con i vertici stessi della Marina – la nuova colmata di Costa Morena Est, tanto da recepire questo accordo nella bozza del nuovo Piano Regolatore Portuale?», chiede ancora Lipppolis che pone un ulteriore, fondante interrogativo: «E poi, venendo meno i fondi del Pnrr per l’infrastrutturazione a fini portuali di Capo Bianco, si è sicuri che il Ministero della Difesa stanzierebbe le stesse risorse per il trasferimento dell’area operativa della M.M. a Capo Bianco? Ma davvero si vogliono continuare a prendere in giro i cittadini in questo modo?».

È un fiume in piena il presidente di Confindustria: «Lo abbiamo visto a cosa portano le politiche del No in questa città. Il No al rigassificatore ha privato la città di nuove ricchezze e occasioni. Allo stesso modo il No alla realizzazione delle opere previste a Capo Bianco creerà, tra le varie conseguenze negative, difficoltà probabilmente insormontabili per quella che gli ambientalisti stessi hanno presentato come una grande occasione per il territorio, ovvero l’assemblaggio e la costruzione delle pale eoliche. Perché il vero ambientalismo e il vero sviluppo si traguardano progredendo, sfruttando le nuove tecnologie, applicando le norme di tutela ambientale sempre più stringenti, non di certo arroccandosi su posizioni ideologiche che andrebbero confinate al passato».

E sulla questione è intervenuto anche il Pri con il segretario cittadino Birgitta ed il consiglire Antinino. «Il banchinamento dell’area di Capobianco è opera finanziata con i fondi del PNRR che certamente non possono essere utilizzati per infrastrutture di carattere militare - dicono in conclusione di una nota sulla quale si tornerà nei prossimi giorni -. Comprendiamo allora lo sfogo del Presidente degli Operatori Portuali Salentini e del rappresentante di Fedespedi che giustamente ricordano come quella di Capobianco può diventare un’area logistica di project cargo candidata, tra l’altro, a diventare Zona Franca Doganale. Salvo che dietro questa proposta del Movimento 5 Stelle non si celi un mutamento di atteggiamento del gruppo consiliare del M5S, che in ben altra direzione si era espresso nella originaria composizione, e non sia la prima tappa di un avvicinamento all’attuale maggioranza, da sempre ostile ad ogni opera capace di rilanciare il nostro scalo portuale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)