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Brindisi, piscine comunali: arriva bando per la concessione

 
Antonio Portolano

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Antonio Portolano

Brindisi, piscine comunali: arriva bando per la concessione

Polemica del Pri, l’assessore allo Sport: «Guardiamo al futuro»

Domenica 05 Giugno 2022, 12:23

BRINDISI - Il Pri, con il capogruppo in seno al consiglio comunale Gabriele Antonino grida allo «scandalo». L'assessore allo Sport, Oreste Pinto, invece «guarda al futuro». Un futuro che «rompe» con il ritorno al passato e che ha «un unico faro, la legge e il rispetto della legalità». Il terreno di scontro sono le piscine comunali, che il Comune di Brindisi non venderà più, ma rimetterà a bando molto presto con concessioni di oltre cinque anni. «Diventa poco credibile ora arrampicarsi sugli specchi, sostenere che dare una ulteriore proroga della gestione alla Società Marimisti Srl avrebbe cozzato contro la legge o, comunque, con la linea di condotta solitamente seguita da questa Amministrazione comunale. Diversamente si è agito, infatti, in altri settori quali quello dei Servizi Sociali ove la proroga degli affidamenti esterni non è più una eccezione ma semmai è diventata la regola», attacca Antonino.

«La realtà dei fatti – spiega alla Gazzetta l'assessore Oreste Pinto – è che la piscina di Masseriola era stata messa al bando e nessuno l'ha comprata. E che non potevamo dare la proroga per la piscina di Marimisti per via di una norma che parla chiaro e non capisco se una Amministrazione non debba agire secondo la legge e l'applicazione delle norme o debba difendere una azienda privata. Perché le norme dicono che la proroga va data solo in casi eccezionali e io sono per questo assunto. Se gli Antonino sono per le proroghe a ditte ben individuate non è un affare che mi compete».

Il capogruppo del Pri parla di «pressappochismo se non proprio manifesta incapacità» a proposito della vicenda piscine. «La decisione di non vendere più le piscine e di affidarne la gestione pluriennale a privati va nel senso che avevamo sempre auspicato», sottolinea. E aggiunge: «Peccato che in questi due anni trascorsi dalla decisione di alienare le strutture non si sia più incassato il canone di concessione e si siano impegnati 120.000 euro delle casse comunali per ripristinare l’impianto del quartiere Sant'Elia. Della piscina di contrada Masseriola, invece, nulla si sa. Ci auguriamo che presto anche quel bene sia ripristinato e restituito alla comunità degli amanti degli sport acquatici e di coloro che hanno necessità di andare in piscina per fini terapeutici».

L'assessore Pinto pone l'accento sull'ambiguità del Pri. «Non capisco se il Pri è a favore o contro le proroghe. Perché in tema di servizi sociali è contro, mentre per le piscine invece è favore. La richiesta della proroga di Marimisti (dopo già due accordate) la terza – appellandosi ad una norma di un decreto legge covid che consentiva alle associazioni con convenzione in corso di rinegoziarla non era applicabile. Perché non erano in corso la concessione ma in regime di proroga. Questa viene concessa alle aziende per ammortizzare gli investimenti rispetto al piano economico finanziario, presupposto che in questo caso non esisteva dal momento che erano già stati ammortizzati. E in questo senso ci sono diverse pronunce della giustizia amministrativa».
C'è comunque un cambio di paradigma. Il Comune passa dalla vendita alla concessione. Perché?
«Abbiamo un bravo assessore al Bilancio. Con Francesco Saponaro la situazione economico-finanziaria dell'Ente è migliorata sensibilmente e siamo fuori dal guado. Da qui il cambio di paradigma. Le piscine che rientravano precedentemente erano da vendere ora possono essere messe al bando per ottenere la concessione».
Allora quale sarà il futuro delle strutture?
«Se non questa settimana, nell'arco di questo mese le piscine sia di Sant'Elia sia di Contrada Masseriola saranno rimesse al bando per la concessione. Una concessione che supererà i cinque anni. Abbiamo fatto delle scelte che rispondono alla legge, che è il nostro primo faro. Se qualcuno è a favore delle proroghe sono fatti suoi. Se qualcuno vuole guardare indietro faccia pure. Io e qesta Amministrazione vogliamo guardare avanti».

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