Ostuni - Il recupero del Calvario, è l’obiettivo del comitato promotore della riqualificazione del monumento sacro composto dal Vicario Foraneo, don Giovanni Apollinare; dal coordinatore Domenico Palmieri; dai priori delle Confraternite di Ostuni (affidatarie del bene in questione e responsabili della manutenzione); dall’arch. Aldo Flore; dall’avv. Gianmichele Pavone ed è aperto alla partecipazione di chiunque voglia sostenere il progetto. Nello scorso mese di febbraio, prima del lockdown, don Apollinare e Palmieri, inviarono un’altra missive al Comune chiedendo di intervenire per eliminare le grosse palme che avevano già sollevato il basolato e i cordoli mentre le radici avevano provocato rigonfiamenti sulla via pubblica ove sono dislocati dei parcheggi.
Si rinnovava l’idea di un concorso di idee per il restauro dell’antico monumento sito in Piazza Curtatone e Montanara che aveva avuto un intervento di consolidamento murario verso la fine degli anni 80 con il finanziamento della locale banca «Cassa Rurale ed Artigiana», Un edificio edificato nel 1830 grazie al contributo dei fedeli e ricostruito nel 1891 mentre agli inizi del 1900 la struttura era coperta da vetrate, successivamente frantumatesi mentre al suo interno si potevano ammirare gli affreschi, che rappresentavano sette episodi della Passione di Cristo realizzati nel 1910 dal noto pittore ostunese Luigi Pappadà, oggi irrimediabilmente perduti.
Il Calvario, in passato, è sempre stato manutenuto dalla Chiesa locale e da alcuni privati e il 21 novembre del 2017 era stato oggetto di attenzione anche da parte del Rotary Club “Ostuni – Valle d’Itria – Rosamarina” che decise di celebrare proprio in quel luogo contemporaneamente la “Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza” e la “Giornata nazionale degli Alberi”, donando alcuni arbusti alla presenza degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado di Ostuni. «Appare oggi opportuno – si legge nella nota - riqualificare la struttura con le aiuole esistenti e ripristinare la funzione simbolica del monumento all’interno del quale non sono più visibili gli affreschi di Pappadà. Verrà, pertanto, lanciato nei prossimi mesi un concorso di idee aperto alla partecipazione di artisti, architetti e professionisti interessati. Per informazioni è possibile contattare il priore del Carmine, Domenico Palmieri all’email: confraternita@confraternitadelcarmineostuni.it».
Oggi come oggi, è importante intervenire per mettere in sicurezza la zona antistante il Calvario con l’eliminazione delle palme che hanno provocato danni. Successivamente si dovrà provvedere a prendere in esame la riqualificazione del monumento sacro con un’idea progettuale da inviare alla commissione d’arte sacra diocesana.