Sull’asfalto percorso dalla processione di San Nicola è prevedibile che vi sia cera e che, quindi, si possa scivolare e cadere. Un barese questo dovrebbe saperlo e quindi dovrebbe stare più attento. È in estrema sintesi la risposta che il Tribunale ha dato ad una donna che aveva citato in giudizio il Comune di Bari chiedendo i danni dopo essere caduta perché per strada c’erano residui di cera. Il giudice del Tribunale civile di Bari Nicola Antonio D’Amore ha dato, infatti, ragione al Comune, condannando la donna a pagare anche le spese processuali sostenute da Palazzo di Città e da Amiu, quantificate in circa 8mila euro.
La caduta risale alla mattina dell’8 maggio 2016 in piazza Federico di Svevia, a Bari Vecchia. La donna intorno alle 10.30, poco dopo il passaggio della processione in onore del santo patrono di Bari, «rovinò violentemente e improvvisamente al suolo» a causa della cera lasciata dal corteo di fedeli. La caduta le procurò una frattura al polso curata con un successivo intervento chirurgico: lesioni quantificate - con la richiesta di risarcimento dei danni - in circa 35mila euro...