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Carovigno, voto di scambio alle comunali 2018: arrestato un 48enne

 
Redazione online

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Operazione antidroga dei cc: due arresti per spaccio a Brindisi e Latiano

È stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari un pregiudicato di Carovigno, ritenuto responsabile dell’incendio appiccato nel dicembre 2017 all’auto della moglie dell’ex sindaco Carmine Brandi

Lunedì 08 Giugno 2020, 15:50

18:40

BRINDISI - Dà fuoco all’auto della moglie dell’ex sindaco e opera illecitamente per favorire l’elezione dell’attuale primo cittadino. Sono queste le accuse mosse nei confronti di A.S., 48enne di Carovigno, da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce che, all’esito delle indagini, ha richiesto l’arresto dell’indagato. Nella mattinata di oggi, lunedì 8 giugno, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri ha dato infatti esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Lecce, ponendo agli arresti domiciliari l’uomo carovignese, poiché ritenuto responsabile del reato previsto dall’art. 87 del D.P.R. n. 570 del 16 maggio 1960: violenza o minaccia per costringere un elettore a votare in favore di un candidato.

«L’indagine – si legge nella nota diffusa dal Comando dei Carabinieri di Brindisi – è partita a dicembre 2017 a seguito dell’incendio di un’autovettura parcheggiata lungo la pubblica via, di proprietà della moglie dell’allora Sindaco di Carovigno, Carmine Pasquale Brandi, e ha consentito di raccogliere gravi indizi a carico del Saponaro.  In occasione delle elezioni amministrative del 10 giugno 2018, l’imputato avrebbe favorito la coalizione facente capo al candidato Sindaco, successivamente eletto. L’indagine, in particolare, ha consentito di: individuare l’autore dell’atto intimidatorio; accertare gli interessi della locale criminalità nella gestione dell’area di parcheggio comunale, particolarmente utilizzata nel periodo estivo dai bagnanti, previa corresponsione del ticket parcheggi, limitrofa alla Riserva Naturale di Torre Guaceto, situata lungo la costa del Comune di Carovigno; appurare che più indagati, tra cui Andrea Saponaro, esponenti della criminalità locale, in occasione delle suddette elezioni amministrative, si erano resi responsabili dei reati di cui agli artt. 86 e 87 del D.P.R. n. 570 del 16 maggio 1960, in alcuni casi promettendo o consegnando somme di denaro, da 20 a 100 Euro,  ai votanti, in altri casi minacciandoli, affinché esprimessero il loro voto a favore delle liste che sostenevano l’attuale Sindaco».

Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare, i militari hanno dato corso presso la Casa Comunale di Carovigno, a un decreto emesso dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, con cui viene ordinata  l’esibizione della documentazione comunale inerente la gestione del parcheggio di Torre Guaceto, comprovante i rapporti tra Comune e indagati.

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