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Ludopatia, la moglie lo lascia lui la maltratta: allontanato 54enne nel Brindisino

 
Redazione on line

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ludopatia dipendenza dal gioco

Foto di archivio

I due si erano separati ma convivevano, pi la donna ha deciso di lasciarlo ma lui ha iniziato a vessarla. Dovrà mantenersi a una distanza di 300 metri

Giovedì 29 Agosto 2019, 11:19

I Carabinieri della Stazione di Torre Santa Susanna hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura coercitiva personale dell’allontanamento  dalla casa familiare e del divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati  dalla persona offesa, nei confronti di un 54enne del luogo, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia nei riguardi della moglie.

La coppia si era separata legalmente nel 2010, anche se convivente: la causa della separazione era stata il vizio del gioco del marito che aveva speso gran parte del patrimonio familiare. Dopo circa un anno la coppia si era riconciliata ed il marito aveva iniziato un’attività lavorativa che lo portava a frequenti trasferte anche all’estero, ritornando definitivamente a casa nell’autunno del 2018. 

L’uomo in pratica non ha accettato che la moglie stanca della sua ludopatia interrompesse la convivenza coniugale iniziando così a maltrattarla. Ha pertanto mortificato per molto tempo la donna vessandola con insulti, nonché minacce quotidiane di farle del male e di bruciarle l’abitazione, profferendo nei suoi confronti frasi altamente lesive dell’onore e della reputazione. In una circostanza l’ha percossa, con uno schiaffo, costringendola anche a rimanere fuori di casa. In altra  occasione ha sfondato con un calcio la porta della camera da letto della donna e dopo averle afferrato il suo telefonino lo ha lanciato sul pavimento  facendolo a pezzi, tali eventi si sono verificati dal novembre 2018.

Tali vessazioni, in parte registrate e ampiamente documentate hanno causato uno stato di disagio, e di sofferenza fisica e morale nonché di prostrazion: pertanto il giudice ha emesso la misura coercitiva personale dell’allontanamento dalla casa familiare con il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, prescrivendo all’indagato di mantenersi ad una distanza non inferiore ai 300 metri dalla donna, e con l’ulteriore  precisazione di non comunicare attraverso qualsiasi mezzo neppure  in forma scritta o a mezzo del telefono o della rete internet.

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