La protesta era nell’aria (era già partita sui social), ma ieri è scoppiata come una “bomba”, coinvolgendo commercianti (firmatari di una lettera alle istituzioni e riportata nel box grigio accanto, ndr) e associazioni di categoria.
Sul banco degli imputati, la decisione di rinnovare la chiusura al traffico delle auto su corso Garibaldi dalle 18 alle 24. Una scelta che ha sollevato il malcontento degli operatori del commercio che, per protesta, oggi abbasseranno le serrande dei negozi dalle 18 alle 20.30, in ciò supportati dalle associazioni di categoria.
«È l’ennesima richiesta di aiuto, un appello alla ragionevolezza, con invito a creare un percorso di dialogo e di condivisione del destino turistico e commerciale di Brindisi. Chi ha amministrato in passato (con le dovute eccezioni), e chi oggi, sembra non avere rispetto del lavoro di una città ostaggio di chi vive il centro storico come fosse un giardino privato e preferisce la tranquillità di un dormitorio per anziani alla vitalità di una località turistica». «Non possiamo non sostenere - prosegue la nota - gli operatori di corso Garibaldi, lavoratori che vogliono solo poter operare in pace e concentrarsi sul servizio a clienti e, si spera, a turisti. Una speranza che però cozza con le ripetute variazioni della viabilità, con la mancanza di parcheggi, con una mobilità pubblica che non ne permette una alternativa a quella privata. Brindisi non può vivere solo di “croceristi”, ma deve poter accogliere anche i cittadini della provincia, costretti ad andare nei centri commerciali o a Lecce; deve programmare con anticipo e garantire servizi e attività commerciali all’altezza della domanda».
Poi l’invito al confronto: «Se ce ne danno la possibilità - si aggiunge - potremmo spiegare perché si è abbassata la qualità dell’offerta commerciale nel centro. Potremmo anche raccontare che siamo d’accordo con la chiusura del corso, ma che non ne condividiamo né il periodo né le modalità. Auspichiamo allora che il sindaco e l’assessore al ramo vogliano accogliere la richiesta di costituire un tavolo di confronto che abbia al centro gli interessi di tutti».
«I problemi del centro e dei corsi principali sono stati più volte evidenziati, ma le soluzioni individuate in questi anni non sono state sufficienti: la carenza di parcheggi condiziona lo sviluppo del commercio dei corsi, a vantaggio della grande distribuzione. È condivisibile, pertanto, la piattaforma rivendicativa predisposta dai commercianti. L’Amministrazione è chiamata ad una riflessione, magari dopo un confronto con i diretti interessati e con le associazioni». «A tutto ciò - continua la nota - si aggiunge una giusta rivendicazione per ottenere un potenziamento del trasporto pubblico e della vigilanza notturna, nonché il varo di un ricco programma di eventi per rendere più attrattivo il centro cittadino. Siamo disponibili a un confronto costruttivo con gli amministratori per individuare soluzioni in tempi ristretti e per una programmazione a medio e lungo termine».
«Pieno sostegno alla mobilitazione degli esercenti di corso Garibaldi - scrive l’Adoc -. Il contrasto al declino commerciale, ma anche l’economia, la vivibilità e la sicurezza della città, sono sempre stato tra le nostre priorità. La voglia di investire viene vanificata dalle scelte di una politica incapace di interpretare i bisogni di esercenti e consumatori. Anche se gli strumenti legislativi ed economici esistono, essi vengono resi inefficaci dalla politica locale: vedi i provvedimenti in tema di mobilità e parcheggi, alla “gestione” del Duc” ed altro ancora. Ribadiamo, quindi, il coinvolgimento nella vertenza auspicando azioni comuni al fine di cambiare rotta»