Da Somma Vesuviana (Napoli) si era spostato a Oria per catturare cardellini, che sono una specie protetta di volatili. Quando M. P., 57 anni, è incappato in una pattuglia dei carabinieri si trovava in contrada Comende, agro di Oria.
Per catturare i cardellini il 57enne campano si era attrezzato di tutto punto con un registratore che riproduceva il canto di questi volatili e con attrezzi di genere vietato. I cardellini che il 57enne aveva catturato sono stati liberati seduta stante dai carabinieri, che hanno formalizzato una denuncia in stato di libertà a carico dell’uomo. Le ipotesi di reato contestate al cacciatore sono quelle di furto aggravato e cattura di specie animali protette.
La norma prevede che «chiunque uccide, cattura o detiene esemplari appartenenti a una specie animale selvatica protetta è punito con l’arresto da 1 a 6 mesi o con l’ammenda fino a 4.000 euro».
Il 57enne di Somma Vesuviana non è nuovo ad imprese di questo genere. A leggere le denunce che ha collezionato nel corso degli anni si evince che gira in lungo e il largo il Meridione d’Italia per catturare volatili appartenenti a specie protette. È stato «avvistato» «controllato» in Calabria, Molise, Abruzzo e Basilicata. Ogni volta che è stato trovato in possesso di uccelli protetti dalla vigente normativa ha rimediato una denuncia alla magistratura, ma evidentemente la cosa non lo preoccupa più di tanto. Il 57enne ha fatto della caccia a cardellini una vera e propria «professione». Dall’aspetto inconfondibile, il cardellino è un piccolo passeriforme lungo poco più di 10 cm, per circa 12 grammi di peso. La sua livrea è variopinta e sgargiante, con il muso rosso scarlatto, le guance bianche, la testa nera, il corpo beige, le ali nere con una striatura gialla intensa dalla punta bianca.