Roma, 9 ott. (Adnkronos) - "Avevamo chiesto la scorsa settimana un impegno congiunto di tutte le forze del Parlamento sul sostegno all’avvio del piano di pace a Gaza. Le altre opposizioni hanno detto no. Abbiamo sentito in aula definire quel piano 'neocolonialista' e da 'rifiutare' da forze della sinistra populista che sono state scavalcate da Hamas in ragionevolezza. Abbiamo sentito parlare ossessivamente di flotille e piazze, strumentalizzate da un lato e dall’altro. Ieri il segretario del primo sindacato italiano ha parlato di 'complicità politica nel genocidio'. Adesso occorre fermare tutto questo rumore. Il nostro lavoro è la politica e la politica oggi si fa in quel negoziato". Lo scrive su X il leader di Azione Carlo Calenda.
"Personalmente continuo a pensare che la tregua è a portata di mano ma la pace è ancora molto lontana. Ci sarà un ruolo da svolgere per l’Italia e per l’Europa. Un ruolo politico non partitico o di testimonianza. L’argomento merita serietà e moderazione nell’uso delle parole", conclude.