Mercoledì 01 Ottobre 2025 | 23:01

Antimafia: M5s, 'Gasparri mente ancora per raccontare bugie agli italiani'

 
Agenzia Adnkronos

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Mercoledì 01 Ottobre 2025, 21:20

Roma, 1 ott.-(Adnkronos) - "Ieri al Senato il capogruppo di FI Gasparri ha dato l'ennesima dimostrazione di plateale superficialità o, peggio, di mancanza di buonafede di alcuni personaggi quando si affronta la ricostruzione della Strage di via D'Amelio e della riunione del 14 luglio alla procura di Palermo sull'indagine 'mafia-appalti'. Esibendo in aula l'audizione tenuta al Csm nel 1992 dal dottor De Luca, attuale procuratore di Caltanissetta, ha affermato di aver appurato che il senatore Scarpinato il giorno prima, nella trasmissione di Massimo Giletti, avrebbe fatto affermazioni non fondate in merito a quell'audizione. Incredibile come Gasparri riesca a mentire senza vergogna". Così i componenti M5s in commissione Antimafia Stefania Ascari, Anna Bilotti, Michele Gubitosa e Luigi Nave.

"Se veramente l'avesse letta - proseguono - avrebbe appreso che il procuratore De Luca al Csm disse testualmente che nella riunione si parlò diffusamente di 'mafia-appalti' in un clima di 'massima linearità e di compattezza', senza 'alcuna polemica su queste indagini'. Aggiunse anche che Borsellino 'non chiese chiarimenti'. E' esattamente quello che Scarpinato ha riferito in tv sul contenuto della testimonianza di De Luca al Csm. Quell'audizione fa il paio con quella del magistrato Patronaggio che, in commissione Antimafia nel 2023, ha confermato che in quella riunione alla presenza di Borsellino si parlò dell'archiviazione di un filone di 'mafia-appalti', poi riaperto pochi mesi dopo, e che si sentiva di escludere che Borsellino in quella sede tentò di fermare quella parziale archiviazione. Informazioni simili ha poi riferito anche il magistrato Natoli, anche lui presente alla riunione".

"Queste testimonianze smontano uno dei tanti punti fallati in partenza su cui si basa l'operazione temeraria e gravemente irresponsabile in cui è impegnata la maggioranza di Gasparri, insieme ad altri personaggi: raccontare agli italiani che Borsellino fu ucciso solo dalla mafia a causa di un'indagine sugli appalti, nascondendo agli stessi cittadini le enormi ombre (i despistaggi prolungati nel tempo, la partecipazione alla Strage di soggetti esterni alla mafia, fatti incompatibili con la tesi mafia-appalti) che invece portano a piste ben più fondate e inquietanti e che noi abbiamo raccolto in una relazione del tutto ignorata in commissione Antimafia. Ecco il punto politico e istituzionale in gioco in questi anni. La maggioranza sposta l'attenzione sul dito, cioè su dettagli documentali che vengono manipolati ad arte per affermare una verità farlocca, per distoglierla dalla luna, cioè le verità indicibili su cui si evita qualsiasi approfondimento", concludono.

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