Roma, 29 set.-(Adnkronos) - "La Russia ha riscoperto una sua tendenza storica, aggressiva, imperiale. Anche l'attacco all'Ucraina riprende quello che hanno fatto gli zar, quello che ha fatto Stalin. Non c'è dubbio che questo abbia alterato gli equilibri, rendendo tutto più instabile. I paesi dell'est europeo, che sono usciti da relativamente poco tempo dalla presenza comunista sovietica, ovviamente vivono con più apprensione quello che fa la Russia. E' ovvio che un drone o un aereo russo sconfinino più facilmente nel Baltico o in Polonia che non in Italia. Noi dobbiamo difenderci, dobbiamo investire nella sicurezza, nella difesa. Se l'Europa riuscisse finalmente a farlo in maniera più coesa, risparmierebbe anche. Questa dimensione non è del passato. Noi non vogliamo le guerre, però non possiamo nemmeno assistere inerti". Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a Restart su Rai 3.
"In queste settimane, il sistema della Nato, e anche l'Italia, con i suoi aerei dislocati nell'est dell'Europa, hanno dimostrato reattività. Io mi auguro che non accada nulla di ciò che qualcuno può temere. Dopodiché bisogna vigilare, stare con gli occhi aperti, anche perché l'incontro che c'è stato in Alaska si è risolto non solo in un fallimento, ma successivamente gli attacchi sono addirittura aumentati. Al momento la comunità internazionale non sta trovando quel bandolo della matassa che in altre epoche si trovò. Io ricordo incontri lontanissimi, addirittura tra Nixon e Breznev, quando c'era ancora l'impero del male. O successivamente gli incontri tra Reagan e Gorbaciov, che accompagnarono la fine del comunismo", conclude.