Sabato 06 Settembre 2025 | 18:38

Barletta, arrestato con l'accusa di violenza sessuale sulle atlete: resta in carcere l’ex allenatore

 
DAVIDE SURIANO

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DAVIDE SURIANO

Barletta,  arrestato con l'accusa di violenza sessuale sulle atlete: resta in carcere l’ex allenatore

E' stata respinta la richiesta di revoca della misura cautelare nei confronti del 48enne barlettano.

Giovedì 15 Maggio 2025, 14:05

14:06

BARLETTA - Il Tribunale per la Libertà di Bari ha respinto la richiesta di annullamento o attenuazione della misura cautelare nei suoi confronti del 48enne barlettano, ex allenatore di pallavolo, arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di giovani atlete pallavoliste, alcune anche minorenni. L’uomo pertanto resterà rinchiuso nel carcere di Lucera.

L’udienza si è tenuta lo scorso lunedì 12 maggio alla presenza dell’avvocato Raffaele Losappio, difensore del 48enne (quest’ultimo assente in aula). L’esito è stato reso noto solo ieri. Ora l’avv. Losappio leggerà le motivazioni del rigetto del tribunale e valuterà nei prossimi giorni la possibilità di ricorrere in Cassazione. L’ex allenatore di pallavolo, incensurato, è stato arrestato dalla Polizia di Stato al fine aprile scorso. Per l’accusa, avvalendosi del suo ruolo di allenatore, si fingeva anche massaggiatore professionale, e avrebbe indotto le giovani a subire le presunte molestie. In particolare le avrebbe condotte nel suo box con il pretesto di eseguire dei massaggi decontratturanti per poi palpeggiarle, anche nelle parti intime, facendo credere loro che si trattasse di procedure normali.

L’indagine è scattata a settembre 2023 quando una ragazza, nel corso di alcuni colloqui con una psicologa presso i servizi socio-assistenziali di Milano, ha confidato i gravi episodi di abusi subiti dal suo allenatore di pallavolo. Fatti che risalirebbero al periodo compreso tra il 2013 ed il 2014, quando la giovane e l’indagato militavano in una squadra di pallavolo della città della Disfida. Su questo passaggio, però, ha fatto leva la difesa del 48enne essendo trascorsi circa dieci anni dai presunti episodi di violenza, poiché denunciati a distanza di tempo. Una seconda ragazza, sentita dagli inquirenti sempre nel 2023, ha scelto di non procedere penalmente nei suoi confronti. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, ha fatto inoltre emergere che l’uomo dal 2019 avrebbe vestito anche i panni di titolare di un’agenzia di reclutamento di fotomodelle, inducendo alcune ragazze a subire atti sessuali nel corso di provini fotografici. Tramite annunci sui social, l’indagato pubblicizzava casting ben retribuiti riservati alle fotomodelle iscritte alla sua agenzia.

Le indagini, tuttavia, hanno rivelato che l’agenzia di fatto non esisteva, così come era altrettanto fittizia la figura della segretaria che gestiva i primi contatti tramite social con le aspiranti modelle. Su questa accusa, così come quella di violenza sessuale, il 48enne ha scelto di non rispondere davanti al gip subito dopo l’arresto. L’accusa di estorsione nei confronti di una delle fotomodelle, invece, è stata derubricata a tentata estorsione.

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