BARLETTA - Dalle polemiche estive ad una decisione che viene incontro alle esigenze di un settore definito in «forte e costante difficoltà». L’ordinanza del sindaco di Barletta Cosimo Cannito che ha stabilito i limiti orari, per il periodo invernale (scadenza prevista il 31 maggio), alle emissioni sonore a fini d’intrattenimento nelle attività commerciali e nei pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande trova il consenso delle associazioni di categoria con le quali è stata condivisa.
Dopo le forti polemiche seguite all’ordinanza per il periodo estivo si è avuta una svolta positiva nei rapporto tra l’amministrazione e le associazioni degli esercenti.
«Questa volta - ha spiegato il presidente di Confcommercio Barletta, Francesco Divenuto - siamo davvero soddisfatti. Il sindaco e l’assessore Giuseppe Dileo hanno ascoltato quelle che erano state le nostre richieste».
Inizialmente, infatti, i limiti orari per le emissioni sonore erano stati fissati alle ore 23 dalla domenica al giovedì e alle 24 il venerdì e il sabato. «Dopo aver ricevuto le nostre osservazioni - ha sottolineato Divenuto - l’amministrazione ha inteso slittare alle 24 l’orario di fine emissioni per il periodo compreso tra la domenica e il giovedì e all’una di notte nelle giornate di venerdì e sabato».
Questa decisione è stata accolta di buon grado da Confcommercio: «conoscendo le abitudini dei nostri ragazzi sarebbe stato assolutamente penalizzante pensare di spegnere la musica alle 23. Molti escono di casa alle 22 e ci saremmo trovati davanti ad una situazione penalizzante simile a quella che avevamo riscontrato in estate».
Oggi il clima è diverso ed anche in virtù dei passi in avanti compiuti il presidente di Confcommercio ha invitato tutti, associati e non, «al rispetto delle regole», una buona pratica che deve valere naturalmente anche per i possessori di licenza di pubblico spettacolo (titolari di discoteche ndr) per i quali il limite orario per le emissioni è fissato tutti i giorni alle tre. «C’è necessità - ha evidenziato Divenuto - di osservare un rigoroso rispetto delle regole. Vanno tarati gli impianti calibrandoli nei limiti imposti dalla legge in modo tale da rispettare quelle che sono le esigenze dei residenti, permettere un sereno svolgimento delle serate e non incorrere in sanzioni che andrebbero a rendere inutile il grande lavoro svolto».
Per Divenuto, infine, «la decisione dell’amministrazione comunale di venire incontro alle nostre esigenze è un bel segnale. Da tempo denunciamo lo stato di forte crisi nel quale versa il settore, per questo motivo non possiamo che ringraziare tutti i protagonisti di una vicenda che è edificante e lascia ben sperare per il futuro».