TRANI - Il 2024 della sicurezza percepita e della lotta ai crimini ambientali inizia con una doppia notizia: un nuovo sistema di sorveglianza nelle zone rurali della città; la realizzazione ed affidamento dello stesso ad Amiu, che per la prima volta passa ad occuparsi di telecamere in prima persona.
Lo si evince dalla determinazione con cui il dirigente dell’Area urbanistica, demanio e ambiente, Andrea Ricchiuti, ha affidato all’azienda ex municipalizzata dell’igiene urbana la fornitura ed installazione di telecamere di videosorveglianza e cartellonistica in ambito rurale nel Comune di Trani, prevedendo all’uopo un impegno di spesa di 50.000 euro.
Lo scenario in cui si colloca il provvedimento richiama il bilancio di previsione 2023-2025, fra le cui poste vi è la somma di 50.000 euro per la missione denominata «Agricoltura, politiche alimentari e pesca», con finalità di sviluppo del settore agricolo e sistema alimentare. Lo scorso 15 dicembre l’amministrazione comunale, con una nota protocollata, ha confermato «la volontà di promuovere lo sviluppo del settore agricolo e del sistema alimentare, anche assumendo iniziative per contrastare il fenomeno estremamente preoccupante - si legge nella determinazione - dei furti e aggressioni che rendono pericoloso il lavoro degli operatori nelle campagne».
Nella stessa nota l’amministrazione comunale evidenzia «l’esigenza di predisporre misure utili ed urgenti per inibire le condotte di scarico abusivo e tutelare il territorio esposto all’abbandono dei rifiuti, specialmente nelle aree rurali». Obiettivo, dunque, «elevare il livello di sicurezza nelle campagne tranesi e scongiurarvi l’abbandono dei rifiuti».
Così l’amministrazione comunale ha valutato l’opportunità di procedere al monitoraggio delle zone sensibili, apponendo nei punti a maggiore vulnerabilità un idoneo sistema di videosorveglianza tramite l’installazione di telecamere. Di conseguenza, di concerto con le organizzazioni professionali e le associazioni di categoria più rappresentative delle filiere agricole locali, sono stati individuati 14 «punti stazione» all’intersezione di strade rurali, in corrispondenza dei quali prevedere l’utile posizionamento di telecamere di videosorveglianza.
I 14 luoghi sensibili sono i seguenti: incrocio strada Provinciale 189 con strada Provinciale 27; incrocio strada Provinciale 189 con carro San Giovanni, complanare Ovest; rotonda Strada provinciale 27 con contrada Moridiano; rotonda contrada Monte Ricco con contrada Gesù Maria; incrocio Strada provinciale 168 con strada vicinale delle Tufare; incrocio strada vicinale delle Tufare con strada delle Monachelle; incrocio strada Provinciale 168 con strada Casalicchio; incrocio Casalicchio-Friuli; incrocio via Croazia con strada vicinale Moschetto; incrocio contrada Moridiano; incrocio complanare Ovest; incrocio contrada Magnifico con via Curatoio; incrocio strada vicinale Sant’Angelo con via Santa Lucia; incrocio strada Provinciale 13 con strada vicinale Primo capitolo.
Insieme con le telecamere, il provvedimento dispone l’affissione di cartellonistica adeguata in prossimità dei punti di stazione delle stesse, auspicando «che in tal modo il monitoraggio del territorio rurale si riveli un metodo efficace e dagli effetti virtuosi indiretti, anche in termini di decoro ambientale e riduzione dei costi di recupero e smaltimento del residuo indifferenziato, con conseguente possibile contenimento delle tariffe Tari applicate in ambito comunale».
Ecco allora entrare in scena Amiu, la quale è legata da un contratto di servizio con il Comune di Trani e nel 2017 aveva aggiornato il suo statuto sociale prevedendo che fra le sue attività rientrino anche «forniture e manutenzioni relative alla segnaletica stradale orizzontale, verticale e mobile». In tal modo Amiu può occuparsi di tale attività «comprendendo anche le fasi di progettazione e costruzione degli impianti, nonché collaudo e messa in esercizio». In ogni caso, la successiva fase di gestione del sistema di videosorveglianza dovrà essere affidata alla competenza del Comando della polizia locale.
Come detto, per Amiu si tratta di una prima volta in assoluto nel campo del servizio di controllo del territorio attraverso un sistema di videosorveglianza. Di tale circostanza finora, a livello comunale, si era occupata solo Amet e, peraltro, in questa circostanza l’azienda di piazza Plebiscito non risulta essere stata in alcun modo contattata per svolgere tale incarico.
Va anche detto, però, che in un separato provvedimento il dirigente e comandante della Polizia locale, Leonardo Cuocci Martorano, ha affidato proprio ad Amet il servizio di manutenzione della rete di telecontrollo e videosorveglianza cittadina al costo di 48.000 euro. La rete, formata di 48 telecamere, fu realizzata dalla stessa Amet, con una sala operativa che ha sede nel Comando della polizia locale.