TRANI - Ci sono oltre 2 milioni di euro in ballo, ma i dipendenti comunali fra gli uffici tecnico e patrimonio sono contati. Ed allora, per procedere agli espropri urgenti, che sommano esattamente 2.170.000 euro, si è reso necessario affidare il servizio ad un professionista esterno.
Così il dirigente facente funzioni delle due Aree, Andrea Ricchiuti, ha affidato al geometra Giuseppe Ardito l’incarico del servizio tecnico specialistico per le procedure espropriative ad un costo di poco meno di 85.000 euro, che diventano 108.000 con l’Iva.
Il servizio è stato assegnato tramite affidamento diretto, poiché al di sotto della soglia dei 140.000 euro prevista per legge. La base di gara è stata calcolata in 108.000 euro, rispetto alla quale il professionista ha proposto un ribasso del 21,5%.
Le quattro procedure espropriative che il geometra Ardito dovrà curare sono le seguenti: rigenerazione territoriale nell’ambito costiero ricadente in contrada Matinelle; Pinqua costa nord - Ex distilleria Angelini; riqualificazione delle aree dismesse da Rete ferroviaria italiana nella zona retrostante la stazione; riutilizzo ai fini irrigui delle acque reflue affinate licenziate dal depuratore al servizio dell’abitato di Trani.
Per tutti questi interventi (tre dei quali finanziati con fondi Pnrr ed uno con sovvenzionamento regionale, sono previste acquisizioni di aree private mediante esproprio. La circostanza, se da una parte testimonia la volontà di Palazzo di città di fare sintesi intorno a quattro procedure espropriative che riguardano progetti e luoghi diversi, ma sono tutte accomunati dallo stesso obiettivo, dall’altra chiarisce in maniera inequivocabile il fatto che gli espropri in tutti i casi non sono ancora partiti.
Ai cittadini interessati, nelle cui proprietà si dovrà penetrare per ragioni di pubblica utilità, sono stati già notificati i procedimenti in atto da parte dell’amministrazione comunale. Ma tecnicamente gli uffici non hanno ancora avviato alcun esproprio e, pertanto, l’individuazione di un professionista unico per quattro procedimenti diversi appare proprio finalizzata a dare impulso a ciascuno di essi. Ma veniamo ai costi previsti per gli espropri stessi.
Per Costa sud - Passeggiata a levante, vale a dire la messa in sicurezza e riqualificazione del sentiero pedonale quasi interamente impraticabile che va da Matinelle a ponte Lama, il Comune di Trani spenderà 550.000 euro, che mette sul tavolo grazie ad una somma ottenuta da Cassa depositi e prestiti, da restituirsi con 29 rate annuali da 20.000 euro.
Per Pinqua costa nord - Ex distilleria Angelini, che prevede la demolizione della vecchia fabbrica con un parco al suo posto e, a margine, alloggi di edilizia convenzionata, la somma chiesta ed ottenuta da Cassa depositi e prestiti è di 1.400.000 euro, da restituire in questo caso con 58 rate semestrali da 25.000 euro ciascuna per 29 anni.
Per la riqualificazione delle aree retrostanti la stazione ferroviaria la somma prevista è 100.000 euro, in questo caso contenuti nel finanziamento Pnrr ottenuto. Si tratta di suoli di ristrette dimensioni, utili per una viabilità di collegamento all’uscita del futuro sottovia veicolare pedonale che sarà realizzato da Rete ferroviaria italiana.
Per il riutilizzo a fini irrigui delle acque licenziate dal depuratore comunale la spesa prevista per gli espropri è di 120.000 euro. Anche in questo caso non si è proceduto a richiedere un finanziamento a Cassa depositi e prestiti, poiché la somma è disponibile nel finanziamento regionale sufficientemente capiente.